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I testi contrassegnati da sono
INEDITI IN ITALIA, presentati in anteprima per i nostri lettori
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Gli uccellini e le cosce
– Alda Merini
"Si alza in piedi e ci mostra una lunga cicatrice lungo il fianco destro, ‘la ferita di guerra’, come la chiama, scoprendo così le gambe. ‘Sa, signora Merini, che ha ancora delle belle cosce?"
Alda Merini: “Io vivo nell’aperto dell’anima”
– Mia Lecomte
"Ci sono cose sparpagliate dovunque, accattastate su ogni superficie, ammucchiate per terra, non esiste il vuoto, e ha una sua sontuosità questo universo di barocca indigenza."
Un amore offeso
– Elsa Morante
"Ah, voi, gentaccia d'osteria — grida egli ai suoi trecento rivali — la mia ragazza se n'è fuggita dal mio petto e siede nella vostra taverna schifosa."
Manifesto antropofago – Osvald de Andrade
"Non siamo mai stati catechizzati. Quel che abbiamo fatto è il Carnevale. L'indio vestito da Senatore dell'Impero. Fingendosi Pitt."
L’identità mangiata
– Ettore Finazzi-Agrò
"Il Manifesto antropófago nasce, appunto, da qui: da quest'ansia di recuperare e imporre a tutti i costi un'identità antagonica in rapporto a quella europea."
Ferenczi e le parole oscene – J. Amati Mehler, S. Argentieri, J. Canestri
"Le parole oscene hanno una caratteristica tale che ‘pronunciando un'oscenità abbiamo ancora la precisa sensazione di cominciare ad agire’."
Autoritratto poetico
– José Lezama Lima
"Da bambino aspettavo sempre la notte con innegabile terrore. E infatti era per me la stanza che non si apre mai, il baule dalla chiave perduta, lo specchio in cui qualcuno compare accanto a noi, una forma di tentazione."
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Scrivimi una lettera lunghissima – Alda Merini
"Vuoi invocare un telefono. Vuoi invocare un treno. Vuoi invocare una qualsiasi lettera. Vuoi guarire e vuoi morire a un tempo. Non ti viene mai in mente che potresti semplicemente vivere."
Che i vecchi morti cedano il posto ai giovani morti – Milan Kundera
"Voleva avere una madre vecchia, solo da una madre così avrebbe potuto sopportare l'amore, solo una madre così lui avrebbe potuto amare."
Gioventù
– J. M. Coetzee
"Molti sono chiamati, ma pochi eletti. Per ogni grande poeta, uno sciame di poeti minori, come tanti moscerini che ronzano intorno a un leone."
Gli incidenti di Sofia – Clarice Lispector
"Ero diventata la sua seduttrice, dovere che nessuno mi aveva imposto. Era un peccato che fosse caduto nelle mie mani sbagliate il compito di salvarlo per mezzo della tentazione."
La pista di ghiaccio e di fuoco – Silvina Ocampo
"Quando mi misi i pattini, mi guardò in modo strano, come se nel mio ombelico avesse scoperto la mia faccia. Poi s'inginocchiò, chiuse un occhio e mi guardò dentro l'ombelico."
Sempre dopo i funerali – Elias Canetti
"Curvo e invecchiato, s'incamminava per andare da lei. E lei, in piedi dietro la tendina, lo vedeva arrivare. Gli spalancava la porta e diceva: ‘Benvenuto!’."
Tre patate lesse – Mario Rigoni Stern
"Ai loro occhi eravamo ‘italienische Zigeuner’. Zingari. Sulle scie dei cingoli lasciavano bottiglie vuote di spumante." |
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Il filo e i grani – Mia Couto
"Ogni volta che faceva l’amore con una di loro non ritornava direttamente a casa. Andava, invece, a casa della sua anziana madre."
Amiche
– Mercedes Abad
"‘Ti sembro ossessionata?’, mi chiede all’improvviso angosciata fissandomi distrattamente negli occhi. ‘No, va bene, ti ho visto peggio altre volte.’, rispondo."
Comuni mortali - Tobias Wolff
"Il giorno prima avevo dovuto scrivere un mare di annunci mortuari, piú di venti, e non ricordavo granché, tuttavia mi era rimasto in mente il punto in cui si diceva che Givens aveva lavorato per trent'anni ai Dipartimento delle Imposte."
Sconfitto
- Jacob Arjouni
"La vita di Paul divenne una successione di situazioni sempre uguali che non lasciavano spazio quasi a nient'altro: paura dell'attacco, l'attacco stesso, sollievo per avere superato l'attacco, paura per il prossimo attacco."
I conquistatori - José Ovejero
"Non è possibile che in un albergo in culo al mondo debbano mettere questa musica infernale nel cuore della notte: non c'è neanche un turista! Mi alzo e accendo la luce."
Recupero
- Roddy Doyle
"Mise una lastra di pietra, avanzata dal patio, a coprire la fossa del cane, e poi si ricordò che non c’era più nessun cane che l’andasse a scavare. Non c’era bisogno della lastra."
Il poeta e la musa - Tat’jana Tolstaja
"Era bello medicare i malati fiduciosi, era bello portare a casa borse piene di cosine buone, la sera era bello controllare, come una sorella premurosa, quanto aveva scritto Grisha durante la giornata."
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per il 15 gennaio 2005
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