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Anno
duemiladue
Tutte
le attività promosse da Sagarana, Scuola di Scrittura
Creativa
Il
Master in scrittura creativa: architettura dei Corsi e Calendario
I
testi contrassegnati da
sono INEDITI IN ITALIA, presentati in anteprima per i nostri lettori
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New
York ed io – Luís
Fernando Veríssimo
"Una volta andammo a cena al Windows on the World, in cima
ad una delle torri del World Trade Center. La vista era meglio
del cibo. No, scusa, non ebbi nessun tipo di premonizione".
Non
siamo tutti pazzi anche noi?
– Leonardo Boff
"Tutto nell'universo e nella vita è fatto di disordine
e di ordine, di caos e di armonia cosmica, del diabolico e del
simbolico"
Crociata
come destino – Antônio
Celso Alves Pereira
"La nostra repubblica federale pura, virtuosa, e orientata
verso lo spirito pubblico, esisterà eternamente, governerà
il globo terrestre e introdurrà la perfezione nell'uomo"
I
fantasmi del WTC
– Carlos Fazio
"Le morti si producono su un territorio fantasmatico restituito
dai media e tradotto in emozioni vicine all'affettività
effimera dello spettacolo"
La
globalizzazione della violenza
– Renato Ortiz
"L'evento del World Trade Center simboleggia anche la fine
dell'impero americano. A dire il vero, é stato un dominio
di breve durata, che si é esteso dalla Seconda Guerra Mondiale
alla fine del XX° secolo"
L'Islam
e l'Occidente – Arnold
Toynbee
"L'Islam, come il comunismo, si fece strada come programma
di riforme mirante a eliminare gli abusi insorti nella prassi
del cristianesimo di allora"
Il
Nobel per V. S. Naipaul
– Amitav Gosh
"La portata della sua influenza è data dal fatto che,
oggi in Occidente, gli scrittori di viaggi sono presi sul serio
solo secondo la loro capacità di riprodurre il familiare
tono di derisione di Naipaul."
Il
manifesto del Cinema Novo
– Glauber Rocha
"Noi - che abbiamo fatto questi film brutti e tristi, questi
film gridati, disperati, dove non è sempre stata la ragione
ad alzare di più la voce"
Kafka
in Manhattan – Enrique
Vila-Matas
"Nell'undici settembre del 1911, Kafka racconta di aver assistito
alla collisione di un triciclo contro una macchina. E, ancor meglio,
dice di averlo sognato un anno più tardi."
Godzilla
– Ralph Melcher
"Da bambino un mio incubo ricorrente era d'essere intrappolato
da solo nel buio, chiuso fuori dalla mia casa mentre il mondo
era scosso dai passi rimbombanti d'un immenso gigante invisibile."
La benedizione
delle acque – Colin
Thubron
"Sei o sette vecchiette si sfilarono prima i cardigan, quindi
i fazzoletti e le gonne, restando solamente in mutande e reggiseno
a fiori, e si precipitarono in acqua. Ogni inibizione era smarrita"
La poesia
di Paul Celan – Antonello
Piana
"Durante la sua carriera di poeta e traduttore Paul Celan
dovette ripetutamente difendersi da accuse faziose di estetismo,
ermetismo e addirittura di plagio"
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Il Duello
– João Guimarães Rosa
"Ma... Ci fu un piccolo sbaglio, un contrattempo dell'ultima
ora, che coinvolse due brave persone pacatissime e pacifiche in
un gioco demoniaco, in una complicazione senza fine"
La mascherata
della Morte Rossa –
Edgar Allan Poe
"In verità, quella notte vigeva una pressoché
assoluta licenza di scegliersi la maschera; ma quella figura aveva
sfidato ogni limite"
Bemolle
– Valerij Brjusov
"Ma Anna Nikolaevna sapeva che le sue decalcomanie, le sue
penne e i suoi quaderni la ricordavano e la amavano come prima"
Economia
di candele – Giuseppe
Berto
"Attraverso la tela percepì soltanto il folto dei capelli.
Aveva il solito odore di burro rancido, di fumo e di sterco di animale"
Chi
sarò questa volta?
– Kurt Vonnegut Jr.
"Harry depose il copione, si rimise soprabito e cravatta, e
ridiventò il pallido impiegato del negozio di ferramenta"
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Due arrivi
– Raduan Nassar
"Concentrandomi con impegno simulato nel mordere per mostrare
i denti forti come denti di un cavallo"
Disagio
temporaneo – Jhumpa
Lahiri
"Una volta, quando lui accennò alla morte del bambino,
alzò gli occhi dal lavoro a maglia e disse: ma tu non c'eri
nemmeno".
La causa - Luís Romano
"In alto, stormi di corvi in un gracchiare di malaugurio,
a pochi metri dalle persone, che non li temevano perché
non c'era più niente da portare via
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