L'UOMO CHE MOLLO' TUTTO

Andrew Waterhouse



Come protesta contro la situazione
in città, si mozzò un dito
e lo puntò verso i soldati.
Quando il falò si spense
si scorticò e avvolse
bimbi e animali nella sua pelle.
Un cimelio della sua nascita fu messo all'asta
in beneficio dei Fratelli Cristiani.
L'odore dei suoi capelli diventò una fragranza
venduta in paesi senza foreste.
L'ho visto sorridere per un artista
e gli ho rubato le labbra per mia moglie.
L'ho sentito dire amore una volta
e quella parola me la sono tenuta.



TESTO IN LINGUA ORIGINALE:

THE MAN WHO GAVE UP EVERYTHING


As a protest against the situation
in the city, he severed a finger
and used it to point at the soldiers.
When the firewood ran out
he flayed himself and wrapped
small children and pets in his skin.
A memory of his birth was auctioned
for the benefit of the Christian Brothers.
The smell of his hair became a fragrance
sold in countries without forest.
I saw him smile for an artist
and stole his lips for my wife.
I heard him say love once
and took the word for myself.

(Poesia tratta da In, Rialto 2000; Traduzione di Julio Monteiro Martins)



Il poeta Andrew Waterhouse, morto lo scorso novembre a Londra all'età di 42 anni, era il capofila dei giovani autori britannici della "poesia apocalittica". La sua raccolta La fine del mondo è considerata un testo fondamentale per capire lo sperimentalismo poetico inglese dell'ultimo decennio.


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