PREGHIERA TRA LA NOTTE E IL GIORNO
Philippe Jaccottet
All'ora incerta in cui la muta dei fantasmi
fa ressa alle finestre, e in gran subbuglio
per un'esitazione tra ombra e giorno
minaccia bisbigliando la chiarezza,
un uomo prega: gli è distesa accanto
la splendida guerriera inerme e nuda;
poco distante giace il loro erede,
tenendo stretto come stelo il tempo.
"Una preghiera dentro la paura, ardua
a esaudire,
specie senza soccorso dall'esterno;
una preghiera
detta dentro il crollo delle città,
la fine della guerra, i morti in folla:
perché la dolce aurora, la tenace,
la luce quando giunge sui crinali,
se allontana
la lieve luna, così anche la mia favola
cancelli,
e veli del suo fuoco anche il mio nome" .
(Traduzione di Fabio Pusterla.)
Philippe Jaccottet (Moudon, 30 giugno 1925) è un poeta, traduttore e critico francese. Dopo gli studi in lettere all'università di Losanna, ha vissuto a Parigi per un breve periodo, come corrispondente dell'editore Mermod. Nel 1953 si stabilisce a Grignan, nel Sud della Francia, con la moglie pittrice. Traduttore dal greco (Odissea), dal tedesco (Goethe, Hölderlin, Rilke, l'opera omnia di Robert Musil), dall'italiano (Leopardi, Carlo Cassola, Giuseppe Ungaretti, Giovanni Raboni) e dallo spagnolo (Góngora). È oggi considerato uno dei maggiori poeti europei, più volte candidato al Premio Nobel, autore di un'opera dal lirismo asciutto, che interroga la natura, la morte, l'essere al mondo con una preoccupazione di rigore etico. Oltre all'opera poetica, ha pubblicato numerosi volumi in prosa, diari, riflessioni sulla poesia e sulla traduzione ed è autore di acuti articoli di critica sulla poesia francese. Si ricorda in particolare lo studio su Jean-Pierre Lemaire in "Jean-Pierre Lemaire: Les Marges du jour", NRF, dicembre 1981 .
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