CITTĄ
(4 settembre, Carmen de la Victoria)
Maram al-Masri
Città che si assomigliano a città
Come una canzone ne ricorda un'altra
Un profumo che ricorda ad una città
Come una città fa ricordare una persona
Città che ricordano un bacio
Città che ci fanno presenti a noi stessi
Città che ci fanno dimenticare
E città che ci ricordano
Ci son città che abitano in noi
E città che abitiamo
Città che ci mettono in carcere
E città che rompono le tue catene
Ci son città per vivere
E città per sognare
Città che ci danno la vita
E città per la nostra ultima morte
In Spagnolo:
CIUDADES
(4 de septiembre, Carmen de la Victoria)
Ciudades que recuerdan a ciudades
Como una canción recuerda a otra
Un olor que recuerda a una ciudad
Como una ciudad recuerda a una persona
Ciudades que recuerdan un beso
Ciudades que nos recuerdan a nosotros
Ciudades que nos olvidan
Y ciudades que nos recuerdan
Hay ciudades que habitan en nosotros
Hay ciudades que habitamos
Hay ciudades que te encarcelan
Hay ciudades que rompen tus grilletes
Hay ciudades para vivir
Hay ciudades para soñar
Hay ciudades que nos dan la vida
Y hay ciudades para el descanso eterno
(Traduzione dallo Spagnolo di Alessandro Prusso, a partire della traduzione dell'originale siriano di Rafael Ortega.)
Maram al-Masri, nacque a Latakia in Siria nel 1962, ed considerata come una delle voci femminili più conosciute e più affascinanti della sua generazione. Dopo aver studiato letteratura inglese all'Università di Damasco, si trasferisce a Paris nel 1982, col suo primo marito, città dove si dedica esclusivamente alla poesia e alla traduzione di testi a carattere letterario. Partecipa assiduamente a numerosi festival internazionali di poesia tanto in Francia come in paesi così diversi per indole e cultura come Argentina, Regno Unito, Irlanda, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Italia, Svezia, Tunisia, Marocco, Siria, Egitto e Spagna ovviamente.
Oltre ad alcuni racconti e numerosi poemi apparsi in riviste e in varie antologie, Maram ha pubblicato Ti minaccio con una colomba bianca (Damasco, 1984), Cigliegie rosse su piastrelle bianche (Tunisi,1997), premio "Adonis" del Foro Cultural Libanés per la migliore creazione araba nel 1998, edizione spagnola bilingue nella collezione Lancelot, Granada 2002, e Murcia 2004; editato in seguito in francese, inglese, italiano, serbo, e corso. Te miro Beirut, 2000, edizione spagnola bilingue, Lancelt Murcia 2005 e pubblicato poi in francese. Nel 2007 ha ricevuto il "Premio Calapazoti per la poesia mediterranea".
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