GLI SPECCHI
Felipe Benětez Reyes
Coscienze a mano le chiamò Stevenson.
La sua luce è d'acqua e argento, ed è oscura:
sorella della luna malinconica.
Li hanno le ragazze
come laghi di neve nelle loro camere
e a volte prigionieri nelle borsette.
Dicono che il tempo passa e sono ingrati
dopo quelle notti che valgono una vita.
Odorano di marmo lugubre
e sono resti di un mondo che abbiamo perduto,
di un mondo distrutto che ci guarda.
(Traduzione di Alessandro Ghignoli.)
Felipe Benětez Reyes è nato a Rota (Càdiz) nel 1960. Poeta, romanziere, saggista è stato direttore delle riviste letterarie "Fin de Siglo", "El Libro Andaluz" e "Renacimiento", e collabora attualmente con varie testate giornalistiche. Il testo pubblicato è tratto dalla raccolta Simmetria e altre poesie (Edizioni Via del Vento, Pistoia 2004).
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