ADESSO CHE L'AMORE
Ana Istarú
Adesso che l'amore
è una strana abitudine,
estinta specie della quale parlano
antichi documenti,
e si censura l'abbandonato officio
del dono di sé;
adesso che il ventre
dimenticò di generare figli
ed il ginocchio la sua grazia
ed il capezzolo la sua promessa felice di miele ed essenza. Adesso che la carne si annoda e si spoglia, va e si rivolta sulla carne buona senza lasciare profumi, semi e battaglie vittoriose, e raccogliendo in cambio
rotondi raccolti;
adesso che è vietata la tenerezza,
modalità perduta delle nonne; che perse la carezza la sua avena generosa; adesso che la pelle delle pareti si palpano
maschio e femmina senza raggiungere il mirto
la brace commossa,
ardo semplicemente
incinta ed ubriaca.
Riscatto la parola primigenia
dell' utero,
e classica e stravagante
intraprendo l'impegno di spogliarmi.
E amo.
In lingua originale:
AHORA QUE EL AMOR
Ahora que el amor
es una extraña costumbre,
extinta especie
de la que hablan
documentos antiguos,
y se censura el oficio desusado
de la entrega ;
ahora que el vientre
olvidó engendrar hijos,
y el tobillo su gracia
y el pezón su promesa feliz
de miel y esencia;
ahora que la carne se anuda
y se desnuda,
anda y revoltea
sobre la carne buena
sin dejar perfumes, semilla,
batallas victoriosas,
y recogiendo en cambio
redondas cosechas ;
ahora que es vedada la ternura,
modalidad perdida de las abuelas,
que extravío la caricia
su avena generosa ;
ahora que la piel
de las paredes se palpan
varón y mujer,
sin alcanzar el mirto,
la brasa estremecida,
ardo sencillamente,
encinta y embriagada.
Rescato la palabra primera
del útero,
y clásica y extravagante
emprendo la tarea
de despojarme.
Y amo.
(Poesia numero 4, tratta dalla raccolta inedita in Italia La Estación de Fiebre, traduzione a cura di Alessandro Prusso.)
Ana Istarú, nata a San José de Costa Rica, il 3 Febbraio 1960, si rivela come poeta irrevocabile, ancora adolescente. Il suo primo libro viene pubblicato in occasione del suo quindicesimo compleanno.
Nel 1982, con la sua quarta silloge, vince il primo premio al concorso internazionale latinoamericano EDUCA. Nella realtà costarricense, La estación de fiebre, si converte immediatamente in un bestseller,e supera le frontiere del Paese. Ana, a partire da questo libro si iscrive, per diritto suo propio, nel privilegiato cenacolo, che ebbe a fondatrici, la Storni,la Ibarbourou, la Mistral, la Agustini, e al quale sucessivamente si aggiunsero Claribel Alegría e Alejandra Pizarnik. Oltre che poeta, Ana Istarú, è attrice teatrale ed eccellente drammaturga: Madre nuestra que estás en la tierra. Attualmente risiede a San José,dopo un soggiorno di studio a Parigi finanziato dalla fondazione J.S. Guggenheim.
Opere poetiche di Ana Istarú:
Palabra nueva . San José di Costa Rica, edizione del padre dell'Autrice, 3 Febbraio 1975.
Poema para un día cualquiera . San José, Casa Editrice Costa Rica, 1977.
Poemas abiertos y otros amaneceres . San José,
Casa Editrice Costra Rica, 1980.
La estación de fiebre . San José, Casa Editrice Universitaria Centroamericana, 1983.
Terza edizione 1986. E pure per la prestigiosa Editorial Visor, Madrid 1992
La muerte y otros efímeros agravios . San José.
Casa Editice Costa Rica, 1988.
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