INSEGNAMENTO DEL SILENZIO

Santos López



Ancora addormentata è mia madre sopra una stuoia bianca,

quando decido di abbandonarla, partire per sollevare il mondo.

Non credo che si svegli ora quando ho da dirle

“Addio, madre”, con nostalgia quasi irreparabile.

 

Continua sdraiata, ornata la fronte con nardi e pruni.

Non credo che mia madre apra gli occhi, si svegli, beva acqua

Lei di niente ha bisogno; mia e povera, mia madre è molto vecchia.

E gli anziani vivono asciutti, molto vicini nella pazienza.

 

“Me ne vado, madre”, le dico quando sono proprio all'uscita

E non si accorge, né apre gli occhi dentro del suo cielo nero

La notte rimuove la trama del suo viso, ossa e ceneri.

“Madre, ascoltami”, e parto verso dentro.

 

Allora decido di tacere, mordere così la mia propria carne

e ingoiare la vera polvere di un cammino profondo.

 

(Traduzione a cura di Francisca Paz Rojas)

 

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In lingua originale:

 

ENSEÑANZA DEL SILENCIO

 

Continúa dormida mi madre sobre una estera blanca,

Cuando decido abandonarla, irme a alzar el mundo.

No creo que despierte ahora cuando tengo que decirle

“Adiós, madre”, con nostalgia casi irremediable.

 

Sigue acostada, adornada su frente con nardos y espinos.

No creo que mi madre abra los ojos, despierte, beba agua.

Ella nada necesita; mía y pobre, mi madre es muy vieja.

Y los ancianos viven secos, tan cercanos en la paciencia.

 

“Me voy, madre”, le digo cuando estoy en plena salida.

Y no se inmuta, ni abre los ojos dentro de su cielo negro.

La noche remueve la trama de su rostro, huesos y cenizas.

“Madre, escúchame”, y me marcho hacia adentro.

 

Entonces decido callarme, morder así mi propia carne

Y tragar el verdadero polvo de un camino profundo.





Santos López (1955) poeta venezuelano, ha pubblicato Otras costumbres (Altri costumi, 1980), Alguna luz, alguna ausencia (Qualche luce, qualche assenza, 1981), Soy el animal que creo (Sono l'animale che creo, 1987), El libro de la tribu (Il libro della tribù, 1992), Los buscadores de agua (I cercatori d'acqua, 1999), El cielo entre cenizas (Il cielo tra le ceneri, 2004), Soy el animal que creo. Antologìa (Sono l'animale che creo. Antologia, 2004), fra altri titoli.

Fonda la Casa della Poesia Perez Bonalde, a Caracas, il cui lavoro ha dato luogo a un'ampia diffusione della poesia in Venezuela, attraverso letture e iniziative culturali, accogliendo voci nazionali e internazionali, in particolare durante la Settimana Internazionale della Poesia.







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