IL BOSCO BIANCO
Giuseppe Panella
L'aspro
soffiare del vento scolora triste i colori del mondo e insinua che è
arrivato il momento di presentare il conto, un milione tondo tondo; nella
città vecchia dai muri imbiancati di fresco, angusti per la memoria,
fatti per il silenzio, i segni dell'arte antica non si riconoscono negli strati dei
dipinti e dei ricordi, ma nella rabbia di sempre o nell'oblio; il
rosso dell'angoscia, l'azzurro dell'amore, il blu del delirio, il viola dell'insidia,
il giallo dell'invidia si mescolano e fondono in rivoli intensi e molteplici
di forme che consegnano al dominio del tempo i riflessi infiniti e gloriosi
che ad esso si aggiungono; così
il bosco antico, fiero delle sue foglie, diventa tutto bianco e si trasforma
svelando così il colore del lutto.
(Tratto da
L'arma propria - Poesie per un futuro trascorso, Clinamen editrice, Firenze,
2007).
Giuseppe Panella insegna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e al Master
della Scuola Sagarana, a Pistoia, ed è autore di numerose opere di filosofia,
poesia, critica letteraria. Ha pubblicato, tra altro, Il Sublime e la prosa.
Nove proposte di analisi letteraria (2005), ed in collaborazione con Giovanni
Spena, Il lascito Foucault (2006).
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