LA CASA SULLA STRADA
Vesna Parun
Ero
stesa nella polvere sul ciglio della strada.
Non vidi il suo volto.
Né lui vide il mio.
Impallidirono
le stelle e l'aria si fece blu.
Non vidi le sue mani
Né lui vide le mie.
L'oriente
mutò in un limone verde.
Ho aperto gli occhi per un uccellino.
Allora
seppi chi amai
per la vita intera.
Allora lui seppe di chi le povere mani
abbracciava.
E
l'uomo il suo fardello prese, e partì
in lacrime verso la sua casa.
E la sua casa è la polvere della strada
com'è anche casa mia.
(Tratto
da Né sogno né cigno, Spring, ed.1999.
Traduzione di Jacqueline Spaccini)
Vesna
Parun è considerata
una delle maggiori poetesse dell'ex-Jugoslavia. E' nata nel
1922 a Zlarin, una piccola isola della Dalmazia, vicino a
Sibenik. Interrotta l'Università a Zagabria per via
della guerra, nel 1941, si è schierata con i partigiani
di Tito, e ha abbandonato definitivamente gli studi per la
scrittura. I suoi Tre canti per la Repubblica, apparsi
nel 1945, l'hanno resa immediatamente celebre. Alla prima
raccolta
poetica, Albe e tempeste (1947), sono seguiti una
trentina di altri testi poetici, opere per bambini, pièces
teatrali.
Tradotta in molte lingue, nel 1995 è stata candidata
al Nobel per la letteratura.
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