IL MAIALE

Salvatore Toma




Il maiale
era lì che mi guardava.
Il macellaio
faceva finta di niente
e gli girava intorno indeciso
col coltellaccio allucinato.
Voltai l'angolo
il maiale pareva
implorarmi a restare
posando alla catena
come un lupo in olfatto.
Così rimasto incantato
non sentì il coltello
forargli la gola
e non vide il sangue
colargli a dirotto.
Era tutto concentrato
a rivedermi apparire.


 


(Poesia tratta dalla raccolta Canzoniere della morte, Enaudi, Torino, 1999. )


Salvatore Toma (Maglie 1951-1987) è stato un poeta italiano, tra i maggiori lirici salentini e pugliesi. Ha fatto parte dei cosiddetti "poeti maledetti salentini", quali Antonio Verri e Claudia Ruggeri. Frequentò il liceo classico, ma non volle proseguire gli studi, anche se da solo continuò a studiare intensamente i poeti che amava. In vita pubblicò sei raccolte di poesie, dal 1970 al 1983: Poesie, Ad esempio una vacanza, Poesie scelte, Un anno in sospeso, Ancora un anno e Forse ci siamo. Alcuni hanno attribuito la sua morte, avvenuta alla prematura età di 35 anni, ad un suicidio, sebbene l'ipotesi più credibile sia che egli si sia lasciato morire per abuso di alcolici. La sua fama è stata accresciuta a livello nazionale dalla pubblicazione della raccolta di poesie Canzoniere della Morte (Einaudi, 1999), a cura della filologa Maria Corti. Le tematiche più ricorrenti della sua poesia sono la morte, il suicidio e l'amore. Il volume Ancora un anno, edito da Capone nel 1981, contiene molti dei testi raccolti dalla Maria Corti. Nel 2005 Elio Scarciglia ha realizzato un documentario filmato su Salvatore Toma, fatto di testimonianze e intitolato Il bosco delle parole.




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