RECITAL
Gregorio Carbonero
Quando si spensero le luci
la sala era piena, immobile nell’aria
ondeggiava un silenzio
come un lugubre cetaceo
un colpettino di tosse
diede il la,
l’attenzione si rivoltò come un calzino
tutti si smarrirono
ognuno mutò in se stesso e gli altri
non lo videro
una nebbia bluastra s’avviluppò
tra arabeschi e candelabri
o forse era una ragnatela di spettri
tutto ciò che non fu mai,
fu perpetrato in quel istante,
l’istante si gonfiò, fu gravido
e non finì mai
quando, però, si arrivò d’improvviso
alla fine, e le luci si riaccesero
tutto rischiò di finire
nel peggiore dei modi
nel celato risveglio, nel immobile
si salvi chi può
qualcuno, senza pensarci, spinto
dall’ansia, s’alzo in piedi, gli altri
lo imitarono, e tutti a salvo
applaudivano commossi
ma ci fu uno, forse l’unico, che in seconda fila
o per scaltrezza o forse perché integerrimo,
non si dava per vinto, con il capo chino
continuava a dormire.
Gregorio Carbonero è nato nel 1953 a Boconò, in Venezuela, da genitori italiani emigrati nel dopoguerra. Ha ultimato gli studi di fisica e musica presso l'Università de Los Andes, Merida, e da dodici anni si è trasferito in Italia. Vive a Cremona, dove esercita la professione di oboista orchestrale. Sue poesie sono state pubblicate in diverse riviste letterarie spagnole.
Precedente Successivo
Copertina
|