LA TUA LINGUA
Darío Jaramillo
La tua lingua, la tua saggia lingua che la mia pelle inventa,
la tua lingua di fuoco che mi incendia,
la tua lingua che crea l’istante della follia, il delirio del tuo corpo innamorato,
la tua lingua, frusta sacra, dolce brace,
invocazione d’incendi che mi strappa da me, che mi trasforma,
la tua lingua di carne senza pudori,
la tua lingua di dono che mi chiede tutto, la tua lingua assai mia,
la tua lingua bella che elettrizza le mie labbra, che fa tuo il mio corpo da te purificato,
la tua lingua che mi esplora e mi scopre,
la tua splendida lingua che pure sa dire che mi ama.
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In lingua originale:
TU LENGUA
Tu lengua, tu sabia lengua que inventa mi piel,
tu lengua de fuego que me incendia,
tu lengua que crea el instante de demencia, el delirio del cuerpo enamorado,
tu lengua, látigo sagrado, brasa dulce,
invocación de los incendios que me saca de mí, que me transforma,
tu lengua de carne sin pudores,
tu lengua de entrega que me demanda todo, tu muy mía lengua,
tu bella lengua que electriza mis labios, que vuelve tuyo mi cuerpo por ti purificado,
tu lengua que me explora y me descubre,
tu hermosa lengua que también sabe decir que me ama.
(Poesia tratta dalla raccolta inedita Poemas de amor. Traduzione a cura di Martha Caufield e Alessandro Prusso)
Darío Jaramillo Agudelo nacque alla metà del 1947, nel paesino antioqueño di Santa Rosa de Oso. Celebre per essere altresì la culla di altre notevoli figure di intellettuali quali i poeti: Porfirio Barba Jacob e Rogelio Echavarría. E lo stesso Dario una volta ebbe a dire.”La poesia di Rogelio Echevarría forma parte della mia educazione sentimentale”. A sette anni si trasferì con la famiglia a Medellin, dove visse fino al 1965. Da allora, eccezion fatta, per alcune parentesi di studio nell’Università dello Iowa, e nella capitale di Antiochia, vive a Bogotà. Alla fine dei suoi studi di legge, è stato professore universitario alla università javeriana di Bogotà, e negli ultimi anni direttore di una delle più importanti biblioteche del Paese. Ed i suoi amici parlano di lui come di un instancabile divoratore di racconti, poesie e storie.
Lui stesso si definisce come “un lettore vizioso, maniacale, perfezionista e pregiudicato.” Ricercando attivamente, grazie anche alla sua professione, libri antichi e moderni. E la sua stessa formazione accademica lo orienta a questa specie di letture.
E la conoscenza di autori di diverso idioma lo spinge inoltre all’esercizio della scrittura. E principalmente dell’arte della poesia. E pure è autore di un racconto misterioso, La muerte de Alec, di indubbia qualità poetica. L’esercizio inevitabile della critica, complementa e sostiene poi la sua qualità di poeta e di cuentista.
Ha publicato i seguenti libri di poesia:
Historias (1974),
Tratado de retórica (1978),
Poemas de amor (1986),
Del ojo a la lengua (1995),
Cantar por cantar (2001),
Gatos (2003) y "Cuadernos de música" (2008); ed i prosa : La muerte de Alec (1983),
Guía para viajeros (1991), Cartas cruzadas (1995), Novela con fantasma (1996), Memorias de un hombre feliz (1999), El juego del alfiler (2002), Historia de una pasión (2006) y La voz interior (2006).
Ha ricevuto il Premio Nacional de Poesía nel 1978 e fu candidato al Premio Rómulo Gallegos dell’ anno 2003.
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