NOTTURNO

Giovanna Zunica




Dimmi, t'è mai successo?

Via solitaria a tarda sera,

trentatré passi appena al cancello,

li hai contati. I sensi inquieti. La porta

richiusa, resti tesa.

 

 

Penombra concava, paura,

silhouette scura - il sangue

trattiene il fiato, una pietra in gola,

cuore di preda tambura

danza di morte nel petto.

Nella nuca pulsano oracoli

di madre: Non dovresti la sera

uscire sola.

 

 

Dimmi, t'è capitato mai

di giocare a dadi con la morte,

quando rientri che è già notte?

Settimana del turno serale.

No, non potevi rifiutare.

 

 

Nel silenzio, scalpiccio

vicino, mi volto di scatto -

ho sentito i tuoi tacchi

e non ti vedo. Il buio respira

con affanno. Martellano alle tempie

rimproveri di madre: Non dovevi

uscire sola.

 

 

Dimmi, allora, t'è mai successo,

uomo, di avere paura di uno come te?

Rispondimi. Dolore? Paura, umido sangue,

sbigottimento? Imprevisto

coltello. Nella tua pancia.



Giovanna Zunica, cresciuta tra Napoli e Milano, vive da lungo tempo a Bologna, dove ha compiuto gli studi universitari (laurea in scienze biologiche, dottorato di ricerca in citomorfologia). E' traduttrice dall’inglese, docente di scienze alle superiori e autrice di libri di testo. Suoi racconti brevi e poesie sono apparsi in varie riviste letterarie.







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