SANGUE CATTIVO

Luciano Lucchesi



Colui che portava in grembo sangue cattivo,
Venne a bussare.
Aveva la forma di un cono rovesciato,
E rideva, diceva di portare allegria.

Servimmo da bere alle stelle
E loro smisero di brillare. Caddero,
Dove noi ballavamo.

La testa china del servo e padrone
Ci mostrò la linea curva del collo,
Pista dalla quale decollare o atterrare.

La Paura non era stata invitata,
Ma venne ugualmente. Sorseggiò qualcosa di amaro,
Poi entrò dentro ogni uomo.
L'ispirazione, un tempo paradisiaca:
Ora il nuovo strumento di tortura.

Un danno così grande,
Esige un responsabile altrettanto grande,
Invece la forza era scemata,
La mente confusa da un banale evento, forse un ricordo,
Uno sguardo rivolto al passato per non pensare al futuro.
Eccola la Paura tornare,
Non più consigliera, ma rabbiosa, pronta ad uccidere...
Poi l'uomo, la sua follia.





Luciano Lucchesi è nato a Lucca 33 anni fa. Si è diplomato al Liceo Artistico, ma la sua vera passione è la scrittura. Vive a Borgo a Mozzano, dove ha trovato conforto e sconforto: mutati nel tempo in ispirazione. Ad oggi ha pubblicato tre romanzi: Spersi nella realtà - Destini - Dormienti e una silloge poetica intitolata: Nell'era del farmaco 22 gocce di poesia.

 




          Precedente      Copertina