LE QUESTIONI ESSENZIALI DELLA VITA -
Brano tratto dal romanzo La possibilità di un'isola -
Michel Houellebecq
DANIEL
1, 14 Fui
sul punto di noleggiare un'altra auto per andare a prendere Esther all'aeroporto
di Almería; avevo paura che rimanesse sfavorevolmente impressionata dal
coupé Mercedes 600 SL, ma anche dalla piscina, dalle jacuzzi, più
generalmente dallo sfoggio di lusso che caratterizzava il mio modo di vivere.
Mi sbagliavo: Esther era una realista; sapeva che avevo avuto successo, e si aspettava
dunque, logicamente, che avessi un alto tenore di vita; conosceva gente di ogni
genere, alcuni molto ricchi e altri molto poveri, e non vi trovava niente da ridire;
accettava quella ineguaglianza, come tutte le altre, con una perfetta semplicità.
La mia generazione era stata anche segnata da diversi dibattiti attorno alla questione
del governo economico auspicabile, dibattiti che si concludevano sempre con un
accordo sulla superiorità dell'economia di mercato - con la solida argomentazione
che le popolazioni cui si era tentato di imporre un altro modo di organizzazione
lo avevano respinto con sollecitudine e persino con una certa foga non appena
era risultato possibile. Nella generazione di Esther, tali dibattiti erano spariti;
per lei il capitalismo era un ambiente naturale, in cui si muoveva con la disinvoltura
e la naturalezza che la caratterizzavano in tutti gli atti della sua vita; una
manifestazione contro un piano di licenziamenti le sarebbe parsa assurda quanto
una manifestazione contro l'abbassamento della temperatura o l'invasione delle
cavallette migratorie nel Nordafrica. Ogni idea di rivendicazione collettiva era
più generalmente estranea, le pareva evidente da sempre che sul piano finanziario
come per tutte le questioni essenziali della vita ciascuno dovesse difendersi
da solo e barcamenarsi senza l'aiuto di nessuno. Per temprarsi, probabilmente,
si costringeva a una grande indipendenza finanziaria e, benché la sorella
fosse piuttosto ricca, dall'età di quindici anni ci teneva a guadagnarsi
personalmente qualche soldo, a comperarsi personalmente i dischi e i vestiti,
anche a costo di impegnarsi in lavori seccanti come la distribuzione di volantini
pubblicitari o la consegna a domicilio di pizze. Non arrivò comunque a
propormi di pagare la sua parte al ristorante né qualunque cosa del genere,
ma percepii fin dall'inizio che un regalo troppo sontuoso l'avrebbe irritata,
come una leggera minaccia alla sua indipendenza. (...)
(Brano
tratto dal romanzo La possibilità di un'isola, Bompiani, Milano, 2005)
Michel Houellebecq è nato nel 1958 e ha alle spalle una formazione
scientifica. Negli ultimi anni si è affermato nel panorama letterario internazionale.
Ha pubblicato nel 1991 uno scritto teorico, Rester vivant, nel 1998 l'opera
poetica La pursuite du bonheur e una raccolta di saggi, Interventions.
Il primo testo di Houellebecq apparso in Italia è la poesia La fessura,
in Panta n° 18 Amore in versi. Altri libri: Le particelle elementari (1999),
Estensione del dominio della lotta (2000), Piattaforma (2001), Lanzarote
(2002), la raccolta poetica Il senso della lotta (2000) e il saggio
H. P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita (2001).
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