Casa
Arundhati Subramaniam
Dammi
una casa che non sia mia, dove possa entrare e uscire dalle stanze senza
lasciar traccia, senza mai preoccuparmi dell'idraulico, del colore delle
tende, della cacofonia dei libri vicino al letto.
Una
casa leggera da indossare, in cui le stanze non siano intasate delle conversazioni
di ieri, dove l'ego non si gonfia a riempire gli interstizi. Una
casa come questo corpo, così aliena quando provo a farne parte, così
ospitale quando decido che sono solo in visita. -
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In
lingua originale: HOME
Give
me a home that isn't mine, where I can sleep in and out of the rooms without
a trace, never worrying about the plumbing, the colour of the curtains, the
cacophony of books by the bedside. A
home that I can wear lightly, where the rooms aren't clogged with yesterday's
conversations, where the self doesen't bloat to fill in the crevices. A
home, like this body, so alien when I try to belong, so hospitable when
I decide I'm just visiting.
Traduzione
di Andrea Sirotti
Arundhati Subramaniam è nata a Bombay nel 1967. Ha studiato lingua e letteratura
inglese al St.Xavier College e all'Università di Bombay. Oltre che poeta è anche
danzatrice, giornalista freelance e critico di danza e spettacolo. Dirige
a Bombay il progetto di interazione fra le arti "Chauraha". In Italia alcune sue
poesie sono incluse nell'antologia di poesia femminile indiana L'India dell'anima,
a cura di Andrea Sirotti (Le Lettere 2000).
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