Roma
Murilo
Mendes
I topi gli scarafaggi in assetto
di guerra circondano i cesari che rotolano sull'asfalto dove slittano le
automobili in assetto di guerra mentre lo scirocco disturba i transistor vicini ed
i turisti col cannocchiale rotto si godono le scolopendre nei ruderi piranesiani.
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(Poesia
tratta dall raccolta Ipotesi, collana Cittadini della poesia, a
cura di Luciana Stegagno Picchio, Zone Editrice, Roma, 2004.)
Murilo
Mendes è nato a Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais (Brasile), nel 1901,
ed è morto a Lisbona nel 1975. Dopo un esordio modernista, nel 1935, ha pubblicato
con Jorge de Lima il volume di versi Tempo e Eternidade, a cui sono seguite
numerose raccolte poetiche fra cui si ricordano: A Poesia em Pânico (1938),
Poesia Liberdade (1947), Tempo Espanhol (1959), Convergência
(1970), Poliedro (1972). Nel 1968 Mendes, nel corso di un soggiorno romano
di diciotto anni in qualità di Professore di Letteratura brasiliana presso la
Facoltà di Lettere, ha scritto direttamente in italiano le quasi totalità delle
poesie pubblicate poi in Ipotesi (Guanda ed., Milano, 1977) a cura di Luciana
Stegagno Picchio, ristampate da Zone ed. nel 2004.
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