AUTOBIOGRAFIA
Excilia Saldaña
Tanto
per cominciare deve sapere tutto
non vale più la pena di mantenere il segreto.
Nacqui un 7 di agosto del 1946
un anno e un giorno dopo il fatto di Hiroshima
(ricorda? una bravata dei nostri vicini).
Nacqui perché non c’era l’aborto
e perché fui testarda anche in questo
mio padre un ragazzo stravagante
(cos’ si diceva allora quando il figlio
di famiglia veniva fuori un magnaccia)
infine non fu colpa sua
come neppure il fatto che fumasse marijuana
giocasse e fornicasse
si immagini le circostanze
mia madre tremante
il buco,
Il fatto è – come le dicevo –
che mio padre era un poco stravagante...
e che io nacqui.
Quando mi videro tutti vollero dire la loro:
mia madre, medico
mia nonna, maestra,
il cane abbaiò
(non so se anche lui voleva che fossi cagna...)
Crebbi grassa e strabica
abominevolmente tonta
samaritana di vocazione
sorella della carità, angelo custode
di uccelli, scarafaggi e mendicanti
e un bel giorno quando tutto indicava
il mio futuro di negra mezza-tacca
trionfò la Rivoluzione, sì
so che lei conosce la Riforma Agraria e il Socialismo.
non è di questo che voglio parlare
ma della mia piccola vita anonima
a collezionare biglie e francobolli
ascoltando le discussioni dei grandi
voglio dirle che io non capivo nulla
ma mi eccitava la voce rauca di Fidel
voglio dire che mio padre mi diede uno schiaffone
(sa cosa significa questo
quando non si è mai ricevuto una carezza?)
il giorno che gridai Patria o Morte!
voglio dirle che gli uccelli azzurri sono in muta
che c’è un lutto ingiustificato in quest’alba
di astio
che c’è tanta ira di dei
e tanto e tanto s’è perso
e tanto
e ancora di più.
L’originale
in Spagnolo
AUTOBIOGRAFIA
Si
hay que comenzar que sepa usted todo
ya no vale la pena mantener el secreto
Nací un 7 de agosto de 1046
un año y un dia después de lo de Hiroshima
(¿lo recuerda? una hermosa hazaña de nuestros vecinos)
Nací porque fallaron los abortivos
y porque fui testadura también en eso
mi padre un muchacho extravagante
(así decían entonces cuando el hijo
de familia resultaba un cabrón)
en fin no fue su culpa
come tampoco lo fue el que fumara marihuana
jugara y fornicara
imagínese las circunstancias
mi madre tremblante
el hueco.
El caso es – según iba contándole –
que mi padre era un poco extravagante...
y que yo nací
Cuando me vieron todos opinaron:
mi madre, médico
mi abuela, maestra
el perro ladró
(no sé si también él quería que yo
fuera perra...)
Crecí gorda e bizca
abominablemente tonta
samaritana por vocación
hermana de la caridad, ángel de la guardia
de pájaros, cucarachas y limosneros
y un buon día cuando todo indicaba
mi futuro de negra medio-pelo
triunfó la Revolución sí,
ya sé que usted conoce lo de la Refroma Agraria y el
[Socialismo].
no es de eso de lo que voy a hablar
voy a hablarle de mi pequena vida anónima
colleccionado balas e sellitos
oyendo las discrepancias delas personas mayores
quiero decirle che yo no comprendía nada
pero que me erizaba la voz roca de Fidel
quiero decirle que mi padre me dio un bofetón
(¿sabe usted lo que eso significa
cuando nunca se ha recibido una caricia?)
¡
el día que grité Patria o Muerte!
quiero decirle que los pájaros azules están en
muda
que hay un luto injustificado en esta madrugada de hastío
que hay ranta ira de dioses
y tanto y tanto perdido
y tanto,
y aun más.
(Poesia tratta dalla collana Cuando una mujer no duerme – poesie
di Cuba al femminile –, a cura di Valeria Manca, Datanews
editrice, Roma, 2002)
Excília Saldaña è nata a Cuba nel 1946.
Nel 1967, a vent’anni, manda il suo primo di poesie, Enlloró,
al concorso Casa de las Américas, e con sua sorpresa ottiene
la prima menzione. Questo le dà fiducia per continuare
a scrivere.
Attualmente lavora epr l’editoriale Gente Nueva, una casa
editrice per bambini e giovani, e ha pubblicato una serie di
libri: Un testigo de la historia (prosa); Soñando y viajando
(poesia); Flor para amar (ensayo)¸De la Isla del Tesoro
a la Isla de la juventud (monografia); Kele Kele (patakines ossia
leggende afro-cubane); cantos para un mayito y una paloma che
ha ottenuto il premio nazionale di poesia per bambini e giovani – Ismaelito – dell’UNEAC.
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