ECOLOGIA POLITICA


Ivan Della Mea





Lui che amava la natura da levante a ponente
che salvava le lumache e schivava il porcospino
finalmente l'ha rivisto dove sta sotto l'ulivo
l'incazzato nero a biscia e con l'occhio delinquente
L'è una bestia lui mi disse che non è di questo mondo
è maligna dentro dentro e fa male alla natura
m'inciprigna fiori e piante m'avvizzisce la verdura
anche il gatto se la vede mi s'arruffa furibondo
e non è di queste bande, se la tira a padreterno
passa sotto un ulivo che mi muore lì schiantato
ha un sorriso da pirana affamato sempiterno
senza dire ai né bai io gli tiro col pennato
Il Costante detto scienza per icchè lui ne sapeva
disse sempre a mala erba tocca fare mala cera
e'l rimedio al berluscone vale a dire l'appestato
è un bel giro di frullana e il finale col pennato
e vedrai che per incanto fico olivo e castagneto
e financo noce e melo tutto è bello e risanato
quanto poi al berluscone lo s'infratta nel roveto
così mangiano il gruccione e anche l'astore affamato


(Poesia pubblicata originalmente su "Il Manifesto" del 17 giugno 2009.)








Ivan Della Mea, all'anagrafe Luigi (Lucca, 16 ottobre 1940 - Milano, 14 giugno 2009), è stato un cantautore e scrittore italiano.




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