IL BIMBO



Marco Battista




Avevano sempre desiderato avere un figlio. Abitavano in una casa di legno, nel bosco. Erano molto poveri. Vendevano legna nel paese a valle e mangiavano i propri animali. Non sapevano leggere e avevano la fama di essere due svitati. Sbagliavano i giorni della settimana, scendevano in paese vestiti bene per la Funzione domenicale ma non era domenica, era sabato, oppure lunedì. Li vedevi arrivare col loro carico di legna da vendere e invece era domenica. Suscitavano l’ilarità generale ma tutti volevano loro bene perché in fondo erano due poveri diavoli e non avevano mai fatto male a nessuno.

Una notte d’estate piena di stelle stavano sul divano a dondolo fuori la loro casetta. Si tenevano per mano e bevevano grappa, discorrendo e guardando il cielo.

Pensarono a una stella cadente quando videro un bagliore striare il cielo in lontananza. In segreto espressero un desiderio. Ma il bagliore invece di svanire aumentò, e quella che era sembrata una stella cadente si rivelò essere un meteorite. La stria di luce si avvicinava e fece loro intuire che il masso sarebbe caduto nelle vicinanze. In men che non si dica ci fu un tuono e la stria di luce si schiantò nel bosco, in un punto non molto lontano dalla loro abitazione. “Andiamo a vedere, forse è un segno del Cielo.” Disse lei con occhi spiritati di eccitazione. Lui più sospettoso, lì per lì non trovò argomenti per contrastare la moglie e annuì in silenzio.

Lo spettacolo che si presentò ai loro occhi fu incredibile. In mezzo a foglie bruciate e rami schiantati ancora ardenti stava un masso spaccato a metà, della grandezza di un alveare. In una delle due metà stava qualcosa come in una culla. Quel qualcosa pareva muoversi. Si avvicinarono ed era un baco rosa, aveva come due braccine e due gambine, e una roba come una testa, minuscolo, della grandezza di un palmo. Non ebbero dubbi: era il loro bambino, il loro bambino mandato dal Cielo. Colmi di gioia avvolsero il bimbo in una sciarpa di lana e lo portarono a casa.



 


Marco Battista (Livorno, 1965) vive a Lucca. Per molti anni ha scritto in versi, poi si è dedicato ai racconti, alcuni dei quali sono stati pubblicati sul sito di letteratura "Sagarana" (www.sagarana.net) e su "Il Trasciatti" (www.trasciatti.it). Memorie allegoriche è il suo primo libro. Raccoglie sette brevi storie di efferatezza e liberazione cui fanno eco sette disegni originali di Roberto Alquati (Lecco, 1960), cerebrali e alieni come certe copertine di Urania"
Il libro può essere richiesto sul sito del Trasciatti (www.trasciatti.it) mandando una mail al direttore (trasciatti.alex@libero.it), oppure acquistato via internet su e-bay al negozio del Trasciatti, qui:
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