LO STRANIERO
- Tratta
dalla raccolta poetica Biblioteca (poesie 1990-2006) -
Vincenzo
Ananìa
Chi
è, cosa vuole lo straniero che striscia e strepita nei cunicoli del
mio sottosuolo? da che landa? con quale sotterfugio? Quando ascende a una
boccata d'aria sempre altro è il suo pigmento: Nero-pece o rosso
d'assassinio o giallo-orina; caleidoscopio se il mio panico è forte. Ma
sempre uguale è il tanfo di animale. l'occhio rapace che mi spoglia
e penetra. E non parla: rantola, gorgoglia come uno scarico ostruito. Ai
miei rantoli non replica m'assomiglia se sbianca.
(Tratto da Bilioteca [poesie 1990-2006], Zone editrice, Roma, 2007.)
Vincenzo
Ananìa,
di origine siciliana e pugliese, già magistrato, vive a Roma. Dirige il trimestrale
di poesia internazionale Pagine. Oltre a Biblioteca, ha pubblicato
le raccolte di poesia Nell'arco (Crocetti editore, 1992, premio Alfonso
Gatto 1993), Le ali di Darwin (Loggia de' Lanzi 1999) e Noi (Zone
editrice 1993). Suoi testi sono apparsi in riviste e antologie in lingua italiana,
spagnola e francese.
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