I MIEI VERSI DAL COSMO
Adriana
Alarco de Zadra
Passo
il tempo divorando la vita, Abbracciando i paesaggi, Scoppiando in lampeggi, Cucinando
poemi, Mettendo il naso in pergamene Coprendomi d'allergie Con la polvere
che cadde dalle stelle. 1.
Ho
terra nel sangue Che odora di foglie, Di fiori, di radici d'eucalipto Le
mani aspirano a cavare E rimuovere la terra umida, fertile: Allora, penetro
nella serra dello spazio Vedendo svegliarsi un seme Con incantevole timidezza Mi
pare sempre che sia La prima volta che contemplo, Emozionata, un simile
miracolo. 2. In
mezzo al nulla appare un punto Blu, brillante, che poi Diventa rosso, Si
agita, gira, diviene di colore giallo, S' espande, si raccorcia, cresce, Si
riempie di suoni che diventano Il fragore di mille tamburi: Come una stella
fugace è il nascere di un'idea. La quale va scivolando, assorbendosi,
sparendo Per tornare dopo, ancora, sottilmente In mezzo al nulla. 3. Va
tutto bene se posso camminare Un passo dietro l'altro per il lungo corridoio. È
lontana la parete in fondo? Non posso vederla... Non lasciarmi! Prendimi Col
braccio perché languisco! E quando Alla fine, tremante, poté
io sentire, Con la punta delle dita, La porta d'acciaio che era Dall'altra
parte della nebbia, Sorrise, ed il mio riso Fu un singhiozzo. 4. "Dimmi
se mi ascolti, muovi qualcosa, le mani o gli occhi...". Credo che muovo
le ciglia: si, ti ascolto, ma non posso Muovere assolutamente niente: Dentro
questo corpo immobile c'è una vita che aspetta Con pazienza... Dai
miei piedi escono due fili neri e lunghi. Dal mio lato, un tubo Di dentro,
senza sforzo, da tante tubature Si dissangua un corpo. Muovo soltanto gli
occhi e la mano sinistra. Non mi funziona il disco duro Io sono nessuno,
posso esistere oppure no Sono qualcosa soltanto e niente più In
mezzo alla vita che continua. 5. Quasi
muoio, quasi mi spengo senz'aria. Diventando polvere di stelle o Sabbia
dell'Arena, e Non volli morire. Raccolsero le mie ossa e le incollarono
insieme, e Come marionetta risuscitai ancora. Respiro! Vivo! Muovo le braccia
e le gambe! Oggi sorrido con gli occhi e sono felice D'essere viva per la
seconda volta! 6. Percepisco
una forza immensa che mi spinge Fuori di me stessa ed io non voglio.
Mi resisto, anche se so Che non potrò lottare a lungo, e Non dormo.
Per ore infinite non posso dormire Per la paura di non avere il coraggio di
svegliarmi. Credo di volare e penso che non ho più nessuna sensazione. Sarò
soltanto un'idea di qualcuno o di qualcosa? Osservo attentamente I pianeti,
le stelle, la pioggia di meteoriti, Dimostrando che possiedo vista. Ombre
bianche circondano la nave dall'esterno ed io Capisco che esaminano un corpo
com'è il mio. Svengo! Sto morendo o sono morta? Il dubbio mi fa tramortire
dall'angoscia e Traverso il portale per la vita. 7.
Muovo
gli occhi d'animale ferito: Ombre mi perseguitano Una piccola luce illumina
le tenebre Respiro poco e parlare mi affatica. Il silenzio dello spazio
intorno Non è dentro di me Vibra il mio corpo e da là dentro, Come
il vulcano di Venere Vuole fuggire la vita: Chiudo con forza i denti che
stridono Devo resistere questa dura prova: Il sudore mi bagna la fronte
e, lentamente, Lambisco le mie molteplici ferite.
8. Non
c'è indizio di lacrime nei miei occhi Non sento niente, ne Freddo,
né dolore, niente. Perché Si sono allontanate da me le percezioni?
Perché Soltanto la mente mi bolle con allucinazioni di machina, Lacerando,
schiacciando, fracassando idee? Non piango. Il dolore m' avvolge le viscere
e sono vuota, Riempita di ferri e chiodi che crescono Assieme alla mia
pelle Si attorcigliano, si affilano, mi punzecchiano. Ed io, Grido di rabbia
e di dolore D'amarezza e rancore. Grido e non mi sentono. Dalla mia
bocca aperta non esce Nessun suono, ed allora, Finalmente, piango. 9. Io
conobbi boschi, laghi, cime e fiumi... Di notte le stelle m' illuminano: Voglio
sentire le piogge spasmodiche bagnarmi! Le valli fertili servirmi da mangiare!
Perché Questa immagine della Terra, tenace, tormentata, Catturata
nel ricordo Vuole scappare irosa dal mio petto Per abbracciarla nuovamente
con lo sguardo. 10. Oggi
mi sento lontana e vegetale Tomba d'illusioni mai più sognate, Fra
lamine d'acciaio si nasconde la mia essenza, Odore a vita che vaga Per
questa serra ardente All'ombra del gigantesco Saturno e i suoi anelli. Osservo
crescere un seme, dal mio nido, Il quale sveglia con bagliore verginale, Freme
tremolante e, quando arriva il momento, Subitamente sbalza all'infuori Aprendo
le palpebre senza sonni In un orgasmo di petali Facendo palpitare nel suo
ovulo con strepito la vita. Non allontanarmi da qui, perchè Questo
poco di verde intorno Fa ritornare all'anima Il profumo dimenticato della
vita 11. Scrivo
quando la passione Mi travolge l'anima E non posso acchiapparla Con
le mani. Essa vuole scappare E correre in turbinii Con il vento. Allora,
con le dita Trasferisco sulla carta I sentimenti, Le paure, gli amori Le
inquietudini, Tutto in bianco e nero, E torno ad essere Ancora una volta La
più imperterrita Delle statue. 12. L'ombra
della notte è caduta Sui miei folli pensieri. Li copre e mentre
sparisce il lume della ragione Mi spremo in versi ed in affanni. Aspetto
ansiosa l'arrivo del sole Perché illumini la galassia di fulgori Per
non perdermi nella bruma dei ricordi.
Adriana
Alarco de Zadra
- Nata a Lima in Perú, sono sposata con un economista italiano di Trento. Lavoro
come tradutrice (inglese, italiano, spagnolo) Ho visuto in cantieri lontani sulla
Cordigliera delle Ande per il lavoro di mio marito quando costruirono centrali
idroelettriche, dighe, strade. Le mie figlie vivono due in Italia e una in Messico.
Un mio nonno era italiano di Ovada, in Alessandria. Ho tradotto allo spagnolo
le sue lettere a casa quando era appena arrivato in Perú, nel 1897, ed é venuto
il libro "Los Soldi del Perú" accompagnato di fotografie famigliari, con grande
contento dei quasi 200 discendenti peruviani. Con le nonne francesi e un nonno
oriundo dalla Spagna, alle volte penso che faccio una specie di piccola comunitá
europea tutta da me.
Libri pubblicati per adulti: Perú, el libro del
viajero ¨ (Lima, 1978 e 1981) Guida turistica; ¨ Perú, el libro de las plantas
mágicas ¨ (Consejo Nacional de Ciencia y Tecnología 1988 e 2000); ¨ Perú, los
minerales maravillosos ¨ (Consejo Nacional de Ciencia y Tecnología, Lima 1992);
¨ Nuestra Fauna ¨, (Sociedad Geográfica de Lima, Lima 1997)
Libri pubblicati
per bambini: "Brújula para Niños ¨, Centro Cidap, Cuenca- Ecuador, 1990;
¨ Teatro, 4 Obras premiadas ¨, Lima 1983; ¨ Omagua e le ombre consigliere della
selva amazzonica ¨, Editrice Missionaria, Bologna, Italia, 1995; ¨ La saggia scimmia
Mashin e altre leggende della selva amazzonica ¨, Editrice Missionaria di Bologna,
Italia, 1995; ¨ Teatro Didáctico ¨, Editorial Bruño, Lima 1996; ¨ Leyendas de
Oro del Perú ¨, Editorial Bruño, Lima 1996.
Ho collaborato nei libri:
El Baúl de la Memoria, Fondo Editorial del Congreso del Perú, Lima 2003 Los
Soldi del Perú: Traduzioni e commentari delle lettere di mio nonno Giovanni Soldi,
Lima, 2002
Moduli Educativi: con "Un Viaje por la Costa del Pacífico"
MARINA DE GUERRA DEL PERU, Lima, 1998 "Theatre Anthology "Acto Final" con "Aventuras
en la Antártida" HARCOURT BRACE SCHOOL PUBLISHERS, Florida - USA, 1997; "I concurso
iberoamericano de dramaturgia infantil", con "Aventuras en la Antártida" BILBAO,
Badajoz - España, 1992; "I concurso de teatro por los derechos del niño", con
"El País de Nunca Jamás" y "Navegantes del Sol" LA ESCALERITA, Lima, 1989; "Cuentan
las mujeres", con "La ventaja de no estar despierto", INSTITUTO GOETHE, Lima,
1986
Giornali e Riviste: Revista de Creación Literaria Nitecuento
Nº25, Barcelona, luglio 2003; Calendario poético "Voci 2003", Associazione Trentina
Acoglienza Stranieri, Trento, Italia, gennaio 2003; ¨La fiera de febrar, Dal Perú..."
Mensile Trentini nel Mondo, Marzo 2002; "Mujeres Sobresalientes en el Perú Republicano"
, Diario El Expreso, Lima, giugno e luglio 2001; "Incontri" Riviste Italo peruviana
Nov.Dic. 1997 con Leggende di Animali e Sonetos de Hugo Foscolo (traduzione di
Adriana Alarco de Zadra); "Il Ramo Fiorentino" nel Bollettino d´informazioni del
Casato Soldi, Cremona Italia, giugno 1996.
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