CAMERE PRESTATE
Felipe Benětez Reyes
Era
un suonare di chiavi indecise. Un rumore profondo di ascensori; inquieti
ospiti di quegli edifici della periferia, dorati dalla sera.
Era
cercare senza vedere interruttori di luce, come chi cerca in quelle biblioteche
truculente il segreto spinta che conduce alla camera privata, al luogo
inconfessabile.
Era l'odore di lenzuola estranee e l'odore sconsolato delle camere degli
ospiti, con libri e riviste da mettere da parte.
Era vestirsi di freddo. Uscire da lì di nuovo come estranei. Più
uniti, infine, da un'ombra. L'amore
ha adesso il ricordo odore di camere umide e il suono furtivo di una porta
all'aprirsi.
(Traduzione
di Alessandro Ghignoli.)
Felipe Benětez Reyes č nato a Rota (Cŕdiz) nel 1960.
Poeta, romanziere, saggista č stato direttore delle riviste letterarie "Fin de
Siglo", "El Libro Andaluz" e "Renacimiento", e collabora attualmente con varie
testate giornalistiche. Il testo pubblicato č tratto dalla raccolta Simmetria
e altre poesie (Edizioni Via del Vento, Pistoia 2004).
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