CHI
Vesna
Stanic Di
chi è il volto ammiccante nello specchio? Gli occhi, specchio frantumato
i frantumi, schegge rami secchi, il volto di una volta. Tempo senza
tempo il morire dei gabbiani il grido è l’ombra che
oscura lo specchio. Perdere, perdersi, è sparso altrove? Chi?
Vesna Stanic
è nata a Zagabria dove ha studiato presso l’Accademia di arte scenica
e di Belle Arti. Nella città natale ha lavorato come giornalista per alcuni
settimanali e ha collaborato con la Radiotelevisione locale. Alla fine degli
anni settanta si è trasferita a Roma dove ha insegnato croato, serbo e
italiano per stranieri alla Berlitz school of Languages e alla Panvista Multimethod
school. Come traduttrice ha collaborato con l’Agenzia Barberini di Roma,
il Centro per le relazioni culturali tra Italia e Jugoslavia, il Cospe di Firenze
ed altri. In Italia ha pubblicato il romanzo L’isola di pietra (Aiep
2000) e ha tradotto in italiano il romanzo di Mesa Selimovic La fortezza
(Besa 2004). Alcune sue poesie sono state inserite nel Quaderno Balcanico II della
collana “Cittadini della poesia” (Loggia de’Lanzi 2000). Suoi
racconti sono comparsi, fra gli altri, su“L’Unità” e
“Alias”, inserto culturale de “Il Manifesto”, e il saggio
Il ponte sul quadrimestrale di poesia e cultura di Trieste “Almanacco
del ramo d’oro” di Trieste. Vive e lavora a Firenze.
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