L' AUDACIA
Luís Fernando Veríssimo
Ma Lula chi si crede d'essere, bevendo Romanée-Conti? Ragazzi! Come mai? Ma
dove siamo? Romanée-Conti non è per le tue tasche, straccione. Ma guardati,
pezzente. Tu sei un tipo da cachaça. Sei da sbobba, birra e ringrazia Dio.
L'audacia di Lula!
Oggi bevono Romanée-Conti, cosa vorranno domani? Come minimo si crederanno
uguali a noi. Chiederanno gli stessi diritti. Vivere come noi, che abbiamo
tradizioni, che abbiamo classe, che abbiamo buon gusto e che quindi meritiamo
il meglio. E noi sappiamo benissimo come va a finire. Fra poco vorranno
addirittura salire con l'ascensore principale.
Lula che beve Romanée-Conti... Ma fammi il piacere. Che cosa grottesca. Che
cosa ridicola. Che affronto. Che scandalo. E che spreco. Stai a vedere che non
sa nemmeno pronunciare il suo nome, figuriamoci se sa apprezzare il sapore.
Stai a vedere che ne ha versato anche un sorso per il suo orixá, e sulla
tovaglia. Romanée-Conti non è per la plebaglia Lula, no.
Le cose buone della vita sono fatte per le persone raffinate, non per un
disgraziato che si mette la cravatta e si crede dottore. Figurati per un
disgraziato brasiliano.
Va bene, è stato solo un sorso. Ma s'inizia sempre così. Oggi bevono un sorso
di Romanée-Conti, domani hanno un delirio di grandezza, chiedendo reti
fognarie, case decenti, opportunità di lavoro e perfino - ma questa plebaglia
quando si mette in testa strane cose non sa mai quando fermarsi - più sanità,
più uguaglianza e caviale. Insomma, quelle cose che gli intellettuali comunisti
gli mettono in testa. Sì, perché l'indole della nostra plebaglia in generale è
buona. Se potessero scegliere, sceglierebbero polenta annacquata e vino Boca
negra, cose autentiche, a volte mortali, ma pittoresche. Come loro stessi,
che fino ad oggi non avevano dato noia a nessuno, che fino ad oggi conoscevano
il loro posto. Quindi, dopo che la plebaglia ha assaggiato il Romanée-Conti,
nessuno sa cosa potrebbe accadere in questo paese. Hanno dato alcolici agli
Indios! Nessun bianco d'ora in poi è più al sicuro.
Lula che beve Romanée-Conti... È il colmo. È una totale inversione dei valori
con i quali siamo cresciuti, secondo i quali se Dio volesse che i poveri
bevessero il vino dei ricchi gli avrebbe concesso dei sussidi. È la fine di
ogni gerarchia sociale, e quindi il caos. Meno male che ci sono ancora patrioti
pronti a denunciare il ridicolo, l'affronto, lo scandalo, ed a far ritornare
Lula all'umiltà. Affinché se ne renda conto.
Si, perché oggi è Romanée-Conti e domani potrà essere addirittura la Presidenza
della Repubblica. La plebaglia che non sa stare al suo posto è capace di
tutto...
(Traduzione di Julio Monteiro Martins insieme ai suoi studenti
dell'Università di Pisa: Alessandra Pescaglini, Chiara Zucconi, Daniela
Michero, Francesca Renda, Lorenzo Tamburini, Martina Pierini, Massimiliano
Vitali, Matteo Badalamenti. Patrizia Scoziello e Simona Giannace)