Gomorra : viaggio nell'impero economico
e nel sogno di dominio della camorra. Un titolo e un sottotitolo che non preludono ad un
romanzo, nel quale fantasia e realtà possono mescolarsi senza troppi impacci,
fanno pensare invece all'esplorazione di un fenomeno, di una sottocultura.
Una lettura impegnativa, che lascia il segno.
Scrivere la recensione di Gomorra opera letteraria trascende
l'interesse suscitato dal libro per il forte, importante impatto sociale.
Eppure è impossibile tacere sulla enorme influenza dei contenuti nel giudizio
critico. Roberto Saviano compie un viaggio documentato e straordinariamente
ricco di dettagli in un ambito del quale si crede di conoscere molto dalla
cronaca ma che in realtà ha radici, portata e risvolti sconvolgenti e a
tratti inimmaginabili.
Gomorra è indagine, diario, analisi culturale. Nei toni e nei
termini non è solo una denuncia civile ma anche una preziosa ricostruzione di
ambienti, logiche, meccanismi che portano il lettore in un vortice strepitoso
di emozioni, di riflessioni, di collegamenti. La prosa fluida e incalzante
non cede all'effetto severo e asciutto del saggio; sebbene sia rigorosa la
trattazione Saviano non tralascia di affondare la lama nelle pieghe dei
silenzi, dei volti, delle parole, non relaziona in modo conciso spiega invece
con dovizia di particolari ogni passaggio. E' un libro tagliente, incisivo,
scandaloso forse nella sua irruenza coraggiosa. Ed ecco che la narrazione ha
tutto il valore di un'inchiesta accurata e spietata ma anche la passionalità
di una sofferta ricerca umana, di una rivolta interiore.
Nello stile e nelle righe di Roberto Saviano ho
percepito uno stato d'animo e una volontà particolari: Gomorra mi è
arrivata come la rivelazione lucida, incalzante, disincantata di un uomo che
non può tacere quello che sa. Come se Roberto Saviano scrivesse con l'urgenza
di chi vuole liberarsi di un fardello : conoscere forse ha reso moralmente
doveroso scrivere; forse ha fatto superare all'indignazione e all'orrore la
soglia della sopportazione.
Roberto Saviano scrive del "Sistema", della camorra organizzazione
affaristica potente con interessi e ramificazioni in tutto il mondo e della
camorra padrona del territorio e degli animi che ne sono storicamente,
culturalmente impregnati. Si addentra nella vita dei clan, nel substrato
culturale di un'area e di un popolo, nel mondo che vive e muore di
criminalità. Gomorra non è un libro sulla camorra, è molto di più.
Fa rabbrividire e urla una rabbia feroce, profonda, intensa. Il potere, la
ricchezza, il controllo capillare, la violenza svelano la perfetta
architettura da multinazionale e mostrano la solidità spietata di un retaggio
antico e tenace.
Alla camorra si guarda con rispetto o ci si onora di appartenere. La camorra
fa paura. Della camorra si subisce il fascino. Tutto e il contrario di tutto,
tra rassegnazione, istinto di sopravvivenza, condizionamento, sogni di
gloria. Dalle righe di Gomorra esce una camorra inevitabile, una
camorra-mito per ragazzini, una potenza commerciale senza frontiere, una
malattia che vive della stessa aria che appesta. Il
"Sistema"...lungimirante, dinamico, crudele, efficiente è
asfissiante : alla morte da colpi d'arma da fuoco si aggiunge la morte
civile. Quella della passività, della sottomissione, del fatalismo.
Roberto Saviano ha voluto sottrarsi a questa morte, ribellarsi ad un silenzio
che opprime e annienta la dignità. Con Gomorra, con la sua scrittura
penetrante, con la sua audacia ha lanciato un urlo disperato. Lo ha fatto con
grinta e con un libro avvincente, un linguaggio duro ma estremamente curato,
un'esposizione pregevole. Lo studio attento di Saviano si traduce in un pezzo
di letteratura e in una grande, importante indagine compiuta con spirito
acuto, partecipazione emotiva, conoscenza immensa di luoghi, fatti, costumi,
strutture. Squarcia il velo della superficialità e presenta al lettore una
verità dirompente.
|