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Sagarana IL TURISMO VI RENDERÀ LIBERI


Brano tratto dal romanzo Esiliato di qua e di là


Juan Goytisolo


IL TURISMO VI RENDERÀ LIBERI



In portineria gli consegnarono un opuscolo bilingue con le norme di sicurezza consigliate a tutti gli ospiti stranieri che volessero avventurarsi per le strade della capitale.

 

Converta la valuta presso la succursale bancaria dell’albergo e non esca

in strada se non con somme strettamente necessarie.

Depositi il denaro e la carta di credito nella cassaforte messa a disposizione

della clientela e non lasci nulla nella stanza.

Chiuda entrambi i chiavistelli della porta della sua stanza e non apra a

nessuno che non si sia prima annunciato.

Salga sul taxi indicato dal fattorino e gli comunichi la destinazione in

modo che la annoti nel registro unitamente alla targa del veicolo.

Segnali, tramite telefono cellulare, eventuali comportamenti anomali da

parte dell’autista e segua le istruzioni del portiere.

 

Decise di recarsi in un’armeria e di procurarsi un piccolo kit per l’autodifesa: spray paralizzanti, un tirapugni, un coltellino svizzero.

In questo modo, nei taxi, si sarebbe sentito in salvo. Più tardi, tuttavia, pensò che sarebbe stato più semplice noleggiare un’auto per gli spostamenti lungo il perimetro urbano: monumenti, ristoranti, musei. La seconda pagina dell’opuscolo lo dissuase da questa soluzione.

 

Proceda con attenzione. Sono diffuse due tecniche in città: si lancia una

moto, una bicicletta, un carretto o ci si getta di persona sotto l’automobile

dello straniero fermo a un semaforo o a un segnale di stop e in

seguito si accusa di investimento l’attonito conducente: grande assembramento,

grida, chiasso, eccetera; o si impongono sanzioni stradali inesistenti,

con la minaccia di far visita per qualche ora al commissariato

di quartiere.
 

Pensò quindi fosse prudente allontanarsi da quella temibile capitale e godersi la campagna: un’opportunità che, in realtà, seguendo le raccomandazioni dell’opuscolo, avrebbe potuto costituire un rischio.

 

Le strade statali sono molto pericolose: sia quelle in buone condizioni,

per via delle frequenti manovre imprudenti e temerarie dei conducenti,

che quelle dissestate, a causa delle condizioni del tracciato e dell’assenza

di segnaletica. È particolarmente sconsigliato mettersi in viaggio di

notte, poiché esiste la possibilità che alcuni ostacoli vengano posti lungo

la carreggiata per costringere le auto ad arrestarsi per poi assaltarne gli

occupanti. In particolare, non accetti né autostoppisti né presunti amici:

sono soliti trasportare droga per conto di narcotraffi canti che sovvenzionano

gruppi terroristi. Qualche chilometro più in là potrà imbattersi

casualmente in un posto di blocco della polizia, essere probabilmente

ricattato attraverso la minaccia di un processo e ritrovarsi in carcere.

 

Che diavolo poteva fare durante il suo soggiorno? Mangiare, bere, fare due passi nei dintorni dell’albergo? Nemmeno quello.

Le istruzioni erano precise:
 

Faccia attenzione a ciò che beve e mangia. Lavi bene frutta e verdura.

Chieda solo acqua imbottigliata ed esiga che gliela consegnino sigillata.

Molta attenzione va prestata alle bancarelle sulla strada che offrono

piatti tipici e agli incontri fortuiti. Abbia estrema cura poi per la sua

igiene personale. Aids, malaria e malattie veneree abbondano.

 

Sprangata la porta della stanza, si rassegnò a restare in albergo. Desiderava tornare immediatamente al suo paese, ma il biglietto di sola andata non lo glielo consentiva. Un’intera settimana in quell’inferno di promozioni pubblicitarie e, colmo dei colmi, dotato di pagina web!

 







Brano tratto dal romanzo Esiliato di qua e di là - La vita postuma del Mostro del Sentier, Mimesis edizioni, 2014, Milano, a cura di Massimo Rizzante. Traduzione di Ferdinando Guadalupi




Juan Goytisolo

Juan Goytisolo (Barcellona, 6 gennaio 1931) è uno scrittore spagnolo. L'autore più rappresentativo della nueva ola, cioè della corrente di romanzieri spagnoli di punta della nuova generazione, quella che ha preso coscienza di sé, del proprio mondo e della società spagnola negli anni sessanta. Nato a Barcellona, ha pubblicato il primo libro a 25 anni, a Parigi, dove ha risieduto per lunghi anni. La messa al bando dei suoi scritti, durante il regime franchista, lo ha indotto ad espatriare in Francia, dove ha approfondito il tema dell'immigrazione. Attualmente risiede tra Parigi e Marrakech. È considerato un profondo conoscitore della cultura musulmana. È stato anche corrispondente di guerra per El Pais in Cecenia e Bosnia. Il suo interesse per la varietà delle culture, alimentato anche dalla sua esperienza di scrittore itinerante, lo ha portato a sostenere la prospettiva di un'unità di valori tra le civiltà in conflitto. Le opere di Goytisolo, centrate generalmente sul tema dell'infanzia e dell'adolescenza, sono state un duro atto di accusa al regime di Francisco Franco e alla classe dirigente spagnola. Tra le opere più note sono da ricordare Juegos de manos, che mette in risalto il motivo della ribellione di un gruppo di giovani borghesi al conformismo della società che li circonda; Duelo en Paraíso, che descrive la guerra civile.





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