IL SEPPELLIMENTO DI SANTA LUCIA DI CARAVAGGIO Helen Wickes Abbozzate in fretta le figure, come se l’artista fosse distratto impaziente di finire, enormi i due becchini ingobbiti gli afflitti
distesa per terra la santa morta, il braccio in un gesto verso di noi il collo piegato strano. Come la sua madonna morente, non è che anche lei ha come modella una qualche prostituta annegata appena ripescata dalle gelide acque del mare?
Fuori oggi è una sera di novembre, un’infusione di rosso-dorato, che illumina da dietro gli olmi, una luce da Rothko, calda e inquietante,
che quasi quasi riesci a raggiungerlo per dirgli, da qui, che alla fine le cose potrebbero aggiustarsi.
Perché nelle cartoline e nei libri meno costosi tagliano a metà il dipinto di Caravaggio , non ti rimane che il travaglio e l’agitazione del dolore e non si vede il vasto spazio interiore che si estende oltre le figure puro Barocco, appena illuminato
dall’eterno e dall’interno questo annerito raccolto di aria che si libra sopra lo scompiglio del tempo - che altro è il chiaroscuro? Fuori, a quel tempo, a Siracusa in Sicilia è il 1608, e dopo aver dipinto la santa che aveva dato in cambio gli occhi per l’anima
il pittore che sapeva che gli uni evocano l’altra aveva solo ancora tre anni di vita
L’atmosfera di questo spazio cavernoso che incombe è tardo Rothko, un’infusione di polvere illuminata ogni granello vibra di durata un denso universo di dolore che sorge dal e grava sul regno umano, che non se ne accorge.
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In lingua originale:
CARAVAGGIO’S BURIAL OF SANTA LUCIA
Helen Wickes
The figures look quickly sketched, as if the artist were distracted and hurried to get it over with, his two massive grave diggers, his hunched-over mourners,
that dead saint sprawled on the floor, one arm gesturing at us, her neck weirdly bent. Is she, like his dying Mary, modeled on some drowned whore, just fished from the icy waters of the sea?
Outside today is a November evening, a red-gold infusion, backlighting the elms, Rothko light, eerily warm,
through which you could nearly reach, to tell him, from here, that something might work out.
Because in the postcards and the cheaper texts they chop off half of Caravaggio’s painting, you’re left with just travail and the turmoil of grief and can’t see that vast interior space stretching beyond the figures, pure Baroque, slightly lit
from without and from within, this darkened harvest of air soaring above time’s havoc— what else is chiaroscuro?
Outside then, in Siracusa, Sicily, it is 1608, and after rendering the saint who traded her eyes for a soul,
the painter who knew that either one evokes the other has barely three more years to live.
The mood of this hovering, cavernous space is late Rothko, a lit infusion of dust, each mote vibrant with duration, a dense universe of grief, arising from and bearing down upon the human realm, which doesn’t notice. La poesia è presa da "Moon over Zabriskie". Traduzione di Pina Piccolo. Helen Wickes abita a Oakland in California, dove per molti anni ha esercitato la professione di psicoterapeuta. Ha un dottorato in psicologia e un Masters dal programma Bennington Writing Seminars, per cui ha vinto la borsa di studio dedicata a Jane Kenyon. Le sue poesie sono apparse in riviste prestigiose come ZYZZYVA, Runes, Santa Clara Review, 5 a.m., Pleiades. La sua prima raccolta “In Search of Landscape” del 2007 è stata seguita da 2 raccolte pubblicate nel 2014 dalla Glass Lyre Press, “Dowser’s Apprentice” e “Moon Over Zabriskie”.
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