RAGNO Ruth Miller Nessun ragno si affanna per creare Il bello. Il suo arco elastico Conosce la matematica al buio; Un Michelangelo dell’aria Che intesse una teoria per decretare I suoi ultimatum su un capello. Nato dalla porpora del suo bisogno Non ha problemi irrisolti. Non Soffre alcuna dicotomia, Ma vive per lavorare e lavora per uccidere Bellezza empirica la sua brama Perfezione di malvagia abilità. Lacero vertice melmoso Di soffice caldo fango che si spaccò e mosse – Trattengo nel cranio la parola Suggellata e racchiusa; eppure le mie mani Creano con artificio e astuzia Non l’abile tela, ma inutili fili. Ma quando la misera fredda salma delle parole sarà deposta sul catafalco tra le candele, Io, vendicata, spargerò una lacrima Che cadrà come cera, e striscerò inudita Per tessere in silenzio, solenne e incurvata, La pura necessità – un sudario
In lingua originale:
SPIDER
Ruth Miller
No spider struggles to create The beautiful. His tensile arc Knows mathematics in the dark; A Michael Angelo of air Who weaves a theory that states Ultimatums on a hair. Born to the purple of his need He has no unsolved problems. He Suffers no dichotomy, But wakes to work and works to kill; Beauty empiric in his greed, Perfection in a villain’s skill. Ragblown summit of the ooze Of soft warm mud that split and stirred – I hold within my skull the word Sealed and socketed; yet my hands Fashion with artifice and ruse Not wily web, but witless strands. But when the poor cold corpse of words Is laid upon its candled bier, I, vindicate, will shed the tear That falls like wax, and creep unheard To weave in silence, grave and bowed, The pure necessity – a shroud. Poesia tratta da “Isole galleggianti” Poesia femminile sudafricana 1948-2008, con testo a fronte, a cura di Paola Splendore e Jane Wilkinson. Traduzione di Paola Splendore. Ruth Miller, poetessa sudafricana, è nata nel 1919 a Uitenhage, è cresciuta nel nord del Trnsvaal e ha trascorso la sua vita adulta a Johannesburg. È morta di cancro nel 1969.
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