SONETTO Lesja Ukrajinka Muore la natura in dorati addobbi,
partito il suo ultimo chiaro sorriso,
brucia nella perfida tinta,
come la bella nell'agonia della tisi.
Poco tempo fa. anche se un po' in affanno
prosperava felice e laboriosa,
ora, distribuiti i doni estremi
muore nel silenzio… fine dell'opere.
Riposa in pace e con le foglie copre
la canuta rugiada, solitarie
lacrime nascoste al sole e agli uomini,
versate in segreto perché tra poco
nel sonno mortale riposerà
nella fredda, bianca bara di neve.
Lesja Ukrajinka - Pseudonimo della poetessa e drammaturga ucraina Larisa Petrovna Kosač-Kvitka (Novograd-Volynskij 1871 - Surami 1913). Studiņ lingue e letterature europee e visse a lungo all'estero (Germania, Austria,Italia, Egitto), anche a causa di una grave malattia. Tra le principali interpreti del realismo ucraino, scrisse raccolte poetiche (Na krylach pisen“ "Sulle ali dei canti",1893; Orhija "L'orgia", 1913) e drammi (Vavylons“kyj polon "La cattivitą babilonese", 1903; Lisova pisnja "Il canto del bosco", 1912; Kaminnyj hospodar "Il signore di pietra", 1912, versione ucraina del Don Giovanni), da cui emergono l'amore per la patria, insieme con la consapevolezza del ruolo sociale e politico della poesia.
|