CHIAVI Maria Angela Rossi Incidenti lavoro più che guerra
calcolato in quattro 5.252
registra a causa crollo
un altro ferito
uno ogni 8.100 cifre
del fenomeno.
Commentato Commissione
commissionato rapporto presentato
verificata una recrudescenza
clamore il riflettore
spegne inesorabilmente
infortuni costano
patto per la sicurezza
controlli, eliminare il meccanismo.
Mappatura evidenzia 1.376
850 impalcature
ribaltamento in agricoltura
incidente le eccessive ore
decessi si attestano
non pensare denunciati.
Emerge un picco e un decremento
stabilità del settore
sulla maggiore incidenza
leggi e norme, ha spiegato il presidente
risparmiano sulla sicurezza.
febbraio 2010 - muratore muore dopo la caduta da un’altezza di sei metri nel cantiere dove lavorava. Scricchiolii d’assi
stagionate dagli inverni
trasparenti di gelo
sotto i piedi
scalpita il silenzio
attesi invano i primi attori
nel pieno azzurro.
Come Icaro ad ore
bilancio il peso
ondeggio sulla grata
di tubi scuri.
Mi vedete tra i palpiti
di ciglia controsole?
Il vuoto chiama
non rispondo.
Il vuoto urla
volto la testa.
Ma oggi le rondini graziose
mi invitano al ballo
strillando un richiamo
ineludibile nel vento.
Così, se da bambino
mi tratteneva la rete
di voci oggi
il mezzogiorno
mi libera del tutto e volo
incontro al vuoto
in un abbraccio questo
che mai mi lascerà.
febbraio 2013 – nuovo allarme a Taranto: fumi dall'altoforno n. 5 dell'Ilva. Il sudore di Mario
aveva un gusto strano
sapeva di terra
e di serpente
diffondeva un alone
che niente apparentava.
Asciutto
- non ci credi? come il dorso dei ciottoli di fiume
lavato e rinnovato
trasparente, deciso
a rimanere.
Infine dopo esitazioni
e scelte, è riuscito
all’esperto in vestizioni
eliminare la terra
il serpente il fiume
dalla tuta blu e fin
dalla pelle di ragazzo.
L’ultimo turno
di giorno questa volta
all’altoforno in vita
in morte, la cenere ed il marmo.
giugno 2008 - operaio muore affogato nella vasca di irrigazione di un frutteto. Ha un colore rosso
il sudore che cola
nella pelliccia d’oro
cade in rivoli lenti
presto spenti dall’acqua
su cui vegliano rare
rosate ninfee.
Cicale di nebbia
nuotano nel mezzogiorno
assillante la gola
assetata di vino
spremuto dall’ombra
che cola che cola
ai lati del viso
mentre un sorriso
leggero disegna uno sguardo
un ricordo d’altrove
confuso con foglie
palmate dormienti
l’estate sull’acqua stagnante.
Lui bacia il fiore del loto, ne cerca
l’inizio sul fondo
fa fresco tra le pulci d’acqua
riposa all’ombra dei fiori.
Maria Angela Rossi: Nata a Firenze nel 1960 abito lì vicino, a Scandicci. Sposata con un Maestro di arti marziali ho una figlia e alcuni gatti, sono insegnante e mental trainer. Scrivo prevalentemente poesie ma anche racconti e fiabe. Ho frequentato workshops di performance e scrittura poetica tenuti dalla poetrice Rosaria Lo Russo. Scrivo prevalentemente d'estate, d'inverno leggo e bevo tè. Pubblicazioni: 2008, per Studio64, la raccolta di poesie Uomini al lavoro_Men at work, sulle morti bianche, per Sabinae Ed. la raccolta di poesie Chanson d’, un amore di fine millennio, per Mauro Pagliai il libro di racconti Teoria e tecnica della pappa col pomodoro, per l'Associazione culturale F.A.T.E. una favola nell’audiolibro Clouds between us, AAVV. 2013 per Lybra Edizioni Digitali,è uscito un e-book di racconti erotici, con uno pseudonimo.
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