I TOPI Francesco Sassetto “Tutto ingoiano le nuove belve, tutto – si mangiano cuore e memorie queste belve onnivore. A balzi nel chiaro di luna s’infilano in un night.” V. Sereni Sono usciti i topi a Venezia, sgusciano
tra i buchi dei mattoni screpolati e i sacchi
abbandonati della spazzatura.
Escono e riescono senza paura dai pertugi,
dalle loro tane, risalgono alla luce
dalle fogne, all’alba o verso sera un tempo,
oggi coraggiosi e numerosi
passeggiano di giorno per le calli, nei campi,
girano liberi la Piazza.
Adesso sono tanti, sempre più astuti,
ingrassano, sorridono e s’ingraziano
i passanti con le loro giacche nuove, quasi profumate, l’incedere sicuro ed elegante, dispensano
ammiccamenti e parole convincenti.
E noi non siamo più buoni ad ammazzarli,
le trappole sono arrugginite, i bocconi
avvelenati ormai scaduti, anche
gli ultimi gatti di un’antica guerra
se ne sono andati
o malnutriti e spelacchiati
non fanno più paura.
Sono i topi la razza futura.
Francesco Sassetto risiede a Venezia dove è nato nel 1961. Si è laureato in Lettere nel 1987 presso l’Università "Ca’ Foscari" di Venezia con una tesi sul commento trecentesco di Francesco da Buti alla Commedia dantesca. Ha conseguito nel 1998 il titolo di dottore di ricerca in “Filologia e Tecniche dell’Interpretazione”. Insegna Lettere nella Scuola Media. Scrive componimenti in lingua e in dialetto veneziano che hanno ricevuto premi e segnalazioni. Suoi testi sono presenti in numerose Antologie e Riviste ed ha pubblicato tre raccolte di poesia: Da solo e in silenzio (Milano, Montedit 2004) con una prefazione di Bruno Rosada, Ad un casello impreciso (Padova, Valentina Editrice 2010) con una prefazione di Stefano Valentini, Background (Milano, Dot.com Press-Le Voci della Luna, 2012) con una prefazione di Fabio Franzin.. È presente nei siti web: www.literary.it/autori; www.aetnanet.org; www.poiein.it, nella rivista online Versante Ripido e nei blog CarteSensibili, La Dimora del Tempo Sospeso, Precariementi, Mutante Assoluto, Invenessian., Lapoesiacheserve.
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