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Sagarana BOMBAY EXPRESS


Blaise Cendrars


BOMBAY EXPRESS



La vita che ho vissuto
m'impedisce di uccidermi
tutto prorompe
le donne rotolano sotto le ruote
con grandi grida
le carrozze sostano a ventaglio all'uscita delle stazioni.
Mi sento della musica sotto le unghie.
Non mi è mai piaciuto Mascagni
né tantomeno l'arte e gli Artisti
nè le barriere né i ponti
né i tromboni nè i pistoni
non so più niente
non capisco più...
Questa carezza
da far correre un brivido sulla carta geografica
Quest'anno o l'anno venturo
la critica d'arte è sciocca come l'esperanto
Brindisi
arrivederci arrivederci
Sono nato in questa città
e così mio figlio
lui che ha la fronte come la vagina di sua madre
vi sono pensieri che fanno sussultare gli autobus
ho smesso di leggere i libri che si trovano solo nelle biblioteche
bel ABC del mondo
Buon viaggio!
ti possa portar con me
tu che ridi con le tue labbra vermiglie





Blaise Cendrars

Blaise Cendrars è lo pseudonimo di Frédéric Sauser Halle. Lo psuedonimo vuole incorporare nel nome sia la fiamma - "Blaise" - che le ceneri -"Cendrars". Nato a La-Chaux-de-Fonds [Svizzera] nel 1887 (morì a Paris nel 1961), condusse una vita errabonda, viaggiando in tutti i continenti. Scrisse una serie di raccolte di versi: La leggenda di Novgorod (La légende de Novgorod, 1909), Pasqua a New York (La Pâques à New York, 1912), La prosa del transiberiano e della piccola Je hanne de France (La prose du transsibérien et de la petite Jehan ne de France, 1913). Scrisse poi numerosi romanzi, spesso di carattere autobiografico, avventuroso e esotico: L'oro (L'or, 1925), Morovagine (Morovagine, 1926), Le confessioni di Dan Yack (La confession de Dan Yack, 1929), La vita pericolosa (La vie dangereuse, 1938), La mano mozza (La main coupée, 1946), Bourlin guer (1948).Scrisse saggi. Lavorò anche nel cinema come sceneggiatore: si vedaLa strada (1923) diretto da Abel Gance. Cendrars fu un tipico figlio del suo tempo, inseguì l'ideale di una letteratura capace di infrangere i vincoli della tradizione. Il suo stile in poesia è volto soprattutto all'espressione dell'irrazionale, dell'inquietudine interiore, dell'amarezza del vivere, ricco di immagini insolite e evocazioni incisive. Ebbe un notevole influsso su Apollinaire e sui surrealisti. Il suo vitalismo nomadistico e la sua costante esplorazione del mondo suggestionarono in varia misura scrittori come Valery Larbaud e Paul Morand.





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