I CLIENTI SI RIUNISCONO ATTORNO AI TAVOLINI
Martina Campi
(“ciascuno a proprio modo“)
gdp
I clienti si riuniscono attorno
ai tavolini di finto legno intarsiato
marrone scuro come le scarpe
e aspettano le loro ricette
appena guardando oltre le pareti.
Alcuni sono messi in osservazione
a loro volta, come topi ingigantiti
in movimento di zampettine e denti
e baffi, e se ne escono fuori come ancora
più schizzati di quando avevano chiesto aiuto.
Riescono a toccare qualunque cosa
ma soprattutto la propria schiena
o la nuca, o i capelli, a volte, ma non
a stare in gruppo, anche se lo vorrebbero,
né vedere il sole.
Così ogni intervallo ha forse dentro lo spiraglio
un intervallo e ogni milione di piccoli frantumi
per terra e sul ripiano, ha in sé un altro
misterioso milione di piccoli frantumi,
così per ogni gruppo di separatisti dell’intimità
c’è un amore che accoglie sul divano
e abbraccia largo solo per il calore.
Martina Campi nasce a Verona nel 1978. Vive a Bologna, dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Vincitrice del Premio Giorgi 2012 con la raccolta Estensioni del tempo (ed. Le Voci della Luna). Tra i poeti premiati con Segnalazione al Premio Montano 2012 per la raccolta inedita La saggezza dei corpi e con Menzione nel 2013 per la raccolta inedita Le metamorfosi della gioia. Co-fondatrice del progetto di raccolta e autodiffusione di “cose belle”: Foglio d’aria: l’albero delle migrazioni. Autrice e performer, fondatrice insieme al compositore e musicista Mario Sboarina, del progetto di musica e poesia Memorie dal SottoSuono.
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