IL RITORNO DEL NATIVO Amiri Baraka Il vizioso modernismo è Harlem. Il botto fragrante. Così viziosa. Puoi tu resistere a tanta bellezza? Così violenta e volubile. Sono ormai così numerosi gli alberi, che ammiccano nudi. Le donne con sguardo penetrante sono in amore con se stesse. Il cielo siede vigile sopra di noi. Urlando per noi. Non piove.
Il sole, caldo purificato sole che ci guida sotto di lui. Il punto, e il luogo voluto dai neri. Il loro pesante Egitto. (La misteriosa parola) Le loro menti, la mia, la nera speranza scavata. Nel tempo. Noi che scivoliamo nella sofferenza o in troppa gioia. C’è così tanto amore per noi. Ovunque, c’è troppo di quello che vogliamo. Puoi cantare te stesso, la tua vita, il tuo posto nella fervida Terra. E guardare i sassi i cuori, e il gentile ronzio del senso. Ogni cosa, dalla vita che abbiamo all’amore ci corrisponde in questo mondo. Dove sempre possiamo guardarci dentro. E soffrire in gioia, con queste vite nostre tanto domestiche. Traduzione di Reginaldo Cerolini. Amiri Baraka, all'anagrafe Everett LeRoi Jones (Newark, 7 ottobre 1934), è un poeta, scrittore e critico musicale statunitense.
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