SCARTI Trinidad Gan Le ho già preso le misure alla tristezza.
Dentro le sue maniche
accomodo ogni notte le mie braccia,
dopo averne osservato agli estremi
le mani, vuote senza le tue,
utili solamente per il gesto
di girare una chiave nella toppa,
sciogliere i nodi ai lacci delle scarpe
o spegnere ogni dì sul comodino.
E quando arriva il sonno
— arriva sempre, benché consumi
nel chiamarlo la voce che mi levi —,
la lascio bene appesa nell’armadio.
Sperando di scoprire
al sopraggiungere dell’alba,
quando affina il suo filo
quest’oblio implacabile
fino a non far più ombre
che m’attraversino la stanza,
che l’abito non è più della mia taglia.
Sperando, un giorno o l’altro,
al mio risveglio,
non aver nulla di tuo da porre indosso.
In lingua originale:
DESCARTES
Ya le tengo tomada medida a la tristeza.
Al largo de sus mangas acomodo
cada noche mis brazos,
después de contemplar en sus extremos
mis manos, vacías sin las tuyas,
útiles solamente para el gesto
de girar una llave en el cerrojo,
desanudar las cintas del zapato
o apagar cada día en la mesilla.
Y, cuando llega el sueño
—llega siempre aunque gaste
en llamarlo las voces que me robas—,
la dejo bien colgada en el armario.
Esperando encontrar que, con el alba,
cuando adelgace su filo
este olvido implacable
hasta que no haga sombras
que atraviesen mi cuarto,
ya no sea una prenda de mi talla.
Esperando, algún día,
al levantarme,
no tener nada tuyo que ponerme.
La poesia è tratta da Caja de fotos, XII Premio “Surcos de poesía”, Coria del Río, 2008; Siviglia, Editorial Renacimiento, 2009. Traduzione in Itliano di Giovanna Zunica. Trinidad Gan, poetessa granadina laureata in Filologia ispanica nell’università della città natale, a partire dagli anni Novanta partecipa a varie iniziative e premi e pubblica i suoi versi in opere collettive (Nuevas voces de la literatura en Granada, Los papeles de la Cuadra n.1, 1998; Palabras Cruzadas-VII encuentro de Mujeres Poetas, Editorial Universidad de Granada, 2003) e in riviste (Litoral, La Revista Áurea). Ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi ed è presente nel dizionario-antologia Plumas femeninas en la literatura de Granada (siglos VII-XX), a cura di Amelina Correa Ramón (Editorial Universidad de Granada, 2002). Tra i suoi titoli ricordiamo Las señas del pirata (Granada, Cuadernos del Vigía, 1999); Fin de fuga (Madrid, Visor Libros, 2008, XX Premio de Poesía Ciudad de Cáceres); Caja de fotos (Sevilla, Renacimiento en 2009; XII Premio "Surcos de poesía"). ________________________________________________________ Giovanna Zunica vive a Bologna, dove insegna e traduce per l’editoria. Sue poesie compaiono nelle antologie “Cuore di preda” (Sondrio, edizioni CFR, 2012, a cura di L. Magazzeni) e “Auroralia” (Arezzo, Zona, 2009, a cura di G. Cenciarelli) e in varie riviste e webzine letterari.
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