GIORNO D’ESTATE Isabel Fraire
Giorno d’estate
filo di ragno argentato che si versa
ponte delicato e teso
contro un azzurro profondo bianche nubi
verde chiaro e intenso che contrasta con ombre
passò la primavera si approssima l’inverno
vola un uccello un latrato si ode nella distanza
mentre il sole
qui riscalda
nulla per ora si muove
il filo di ragno risalta versandosi
fragile
resistente
disteso
dall’oscurità all’oscurità.
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In lingua originale:
DÍA DE VERANO
Día de verano hilo de araña plateado meciéndose puente delgado y tenso contra un azul profundo blancas nubes verde claro e intenso contrastado con sombras pasó la primavera se aproxima el invierno vuela un pájaro un ladrido se oye en la distancia mientras el sol aquí calienta nada por ahora se mueve el hilo de la araña se destaca meciéndose frágil resistente tendido de lo oscuro a lo oscuro. Traduzione e note di Tomaso Pieragnolo. Isabel Fraire è nata in Messico nel 1934 e attualmente vive a New York. La sua produzione nei vari campi della letteratura ha contribuito in modo importante allo sviluppo artistico messicano all’inizio degli anni ’60. Nel 1978 il suo terzo libro di poesia Poemas en el regazo de la muerte ottenne il Premio Xavier Villaurrutia. Traduttrice di poeti di lingua inglese (Pound, Eliot, Stevens, Cummings, Auden y W.C. Williams), ha pubblicato diverse raccolte di poesia tra le quali Sólo esta luz (1969); Poemas en el regazo de la muerte (1977), da cui è tratto questo testo. Alcuni suoi libri sono stati pubblicati in inglese con la traduzione di Thomas Hoeksema: Isabel Fraire: Poems (Prensa Mundus Arquium, 1975) e Poems in the Lap of Death (Latin American Literary Review Press, 1981). Tutta la sua produzione poetica è stata riunita in Puente colgante (Poesía reunida), UAM, 1997. La poesia di Isabel Fraire ha un evidente carattere spaziale, equivalente del silenzio originale, apparizione che sparisce nell’apparire stesso delle parole; nei suoi testi evanescenti e fuggitivi, in cui tutto si riunisce per dirigersi inevitabilmente verso la dispersione, le parole si incontrano in questa inattesa contraddizione nella loro più vera e serrata forma.
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