POESIA SULLO STUPRO A MISSOULA Marge Piercy
Non c’è differenza tra l’essere stuprata
e scaraventata giù da una rampa di scale
tranne che le ferite sanguinano anche dentro.
Non c’è differenza tra l’essere stuprata
ed essere investita da un camion
tranne che dopo gli uomini ti chiedono se ti è piaciuto.
Non c’è differenza tra l’essere stuprata
e perdere una mano in una falciatrice
se non che i dottori non vogliono essere coinvolti,
la polizia sfoggia un ghigno d’intesa
e nei piccoli centri diventi una puttana patentata.
Non c’è differenza tra l’essere stuprata
ed essere morsa da un serpente a sonagli
se non che la gente domanda se la tua gonna era corta
e perché tu comunque eri fuori.
Non c’è differenza tra l’essere stuprata
e andare a sbattere dritta contro il parabrezza
tranne il fatto che dopo tu non hai paura delle auto
ma di metà del genere umano.
La paura dello stupro è un vento freddo che soffia ininterrotto
sulla schiena incurvata di una donna.
Mai girare da sola in una strada sabbiosa
In mezzo a una pineta;
mai salire su un sentiero che attraversa una montagna brulla
senza quell’alluminio nella bocca
vedendo un uomo arrampicarmisi vicino.
Mai aprire la porta a chi bussa
senza un rasoio che escoria appena la gola.
La paura del lato in ombra delle siepi,
del sedile posteriore dell’auto,
della casa vuota che fa tintinnare le chiavi
come un avvertimento di serpente.
La paura dell’uomo che sorride
con un coltello nella tasca.
La paura dell’uomo contegnoso
nel cui pugno c’è astio sottochiave.
In lingua originale:
MISSOULA RAPE POEM
Marge Piercy
There is no difference between being raped
and being pushed down a flight of cement steps
except that the wounds also bleed inside.
There is no difference between being raped
and being run over by a truck
except that afterwards men ask you if you enjoyed it.
There is no difference between being raped
and losing a hand in a mowing machine
except the doctors don't want to get involved,
the police wear a knowing smirk,
and in small towns you become a veteran whore.
There is no difference between being raped
and being bitten by a rattlesnake
except that people ask if your skirt was short
and why you were out anyway.
There is no difference between being raped
and going head first through a windshield
except that afterwards you are not afraid of cars
but of half the human race.
Fear of rape is a cold wind blowing all of the time
on a woman's hunched back
Never to stroll alone a sand road
through pine woods;
Never to climb a trail across a bald mountain
without that aluminum in the mouth
when I see a man climbing towards me.
Never to open the door to a knock
without that razor just grazing the throat.
The fear of the dark side of the hedges,
the back seat of the car,
the empty house rattling keys like a snake's warning.
The fear of the smiling man
in whose pocket is a knife.
The fear of the serious man
in whose fist is locked hatred. Marge Piercy (1936- Detroit, U.S.A.) è una delle più popolari poetesse americane. Ha combattuto per i diritti delle donne e delle minoranze oppresse. Ha al suo attivo dodici romanzi e numerose raccolte di poesia. Ha curato l’antologia Early Ripening: American Women’s Poetry Now, (1987). Il testo presentato è apparso nell’antologia Corporea, il corpo nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese, Le Voci della Luna Poesia 2009, a cura di Loredana Magazzeni, Fiorenza Mormile, Brenda Porster, Anna Maria Robustelli.
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