TRE POESIE Rainer Malkowski
La conversazione continua
Una di quelle assenze
che rimangono inosservate.
Niente di drammatico –
solo un lungo sguardo
su immagini di un tempo più chiaro. La conversazione continua.
Una colazione in un albergo di campagna.
Eravamo seduti uno di fronte all’altro come adesso. Paragoni al cospetto dei quali il presente
non ha nessuna probabilità. Una tale infedeltà. La borsa da viaggio
La mia borsa da viaggio, consunta
in tre parti del mondo: da ieri se ne sta in mezzo al soggiorno. Anche se non intendo per nulla,
mettermi in viaggio.
Mi oppongo semplicemente alla tentazione di credere di essere già arrivato – mi oppongo
al non sperare altro dal futuro
che la continuità indolore del presente. Quella mattina a Milano
L’estremo viaggio si svolse
come aveva predisposto Verdi:
nessuno a seguire il feretro
niente musica nell’aria.
Ma per le strade la gente assiepata testa a testa, e c’era un silenzio,
quella mattina a Milano,
diverso da tutti quelli di prima
e di dopo. Traduzione di Carmine Chiellino. Rainer Malkowski (1939-2003) è un poeta fondamentale per la letteratura tedesca del dopo Sessantotto. Per dedicarsi alla poesia, nel 1972 ha lasciato la direzione di un’agenzia di pubblicità e da Berlino si è trasferito nel sud della Baviera. Il successo di pubblico e di critica della sua prima raccolta: Was für ein Morgen (Che mattino) del 1975, l’ha accompagnato fino all’ultimo. Tra i suoi temi preferiti ritornano, sempre arricchiti di varianti: la convivenza amorosa ma anche incontri con sconosciuti, la percezione di ciò che entra a fare parte della nostra vita quotidiana: dagli oggetti agli uccelli, il viaggiare, la ricerca dell’essenziale e l’autoanalisi continua della lingua, senza dimenticare l’interesse (amore?) per l’Italia.
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