SIENA Paul Polanski
Giuseppe mi ha chiesto
Dove volessi mangiare:
in un posto popolare
o in un ristorante più esclusivo.
Speravo lui intendesse con “popolare”
Una taverna di lavoratori
Come nella vecchia Madrid
E non una catena di fast food
Come McDonald.
Gli ho detto che ho sempre trovato
idee migliori in fatto di poesia
nei vecchi bar e bistrot
Piuttosto che in salse raffinate.
Mi ha portato in un posto chiamato
Il Grattacielo,
un buco nel muro,
nel cuore del quartiere vecchio.
Dovevi tuffare in giù la testa
Per passare dall’uscio
E tenerla bassa all’interno
Nel caso tu fossi più alto
Di 1 metro e 80.
C’erano solo tre tavoli
E dodici sedie.
La prima portata era un assortimento
Di affettati misti di Toscana
Con grandi dosi di pepe, aglio
E pezzi di soffice lardo bianco.
L’unica portata calda del venerdì
Era merluzzo al forno
Ricoperto di peperoni arrosto.
Una caraffa di vino purpureo
È arrivata con del croccante
Pane fatto in casa.
Non ho potuto fare a meno di ascoltare
Le conversazioni ad alta voce
Che venivano dagli altri tavoli:
cavalli, politica e calcio.
Pettegolezzi sulla moglie di qualcuno,
o amante
e ancora ritornavano su tutti e tre.
Sulla parete dietro di me
C’era una copia autografata
Della maglia del capitano
Della locale squadra di calcio.
Sulle altre pareti
C’erano foto in bianco e nero
Delle annuali corse di cavalli
Di luglio e agosto
Intorno a Piazza del Campo.
Non c’erano manifesti
Di alcun partito politico.
Dopo pranzo Giuseppe suggerì
Un altro posto
Per il caffè.
Appena usciti,
Ho sentito dal tavolo accanto alla porta
Qualcuno lamentarsi
Del grande disonore
Arrecato alla memoria di Karl Marx
Dal fatto che molti Comunisti
Adesso sono soliti andare in chiesa a Siena.
Gettandomi uno sguardo
Un lavoratore con una tuta blu
Disse
Solo i turisti lasciano mance
Nei ristoranti italiani
E solo i Comunisti
In chiesa nel piatto delle collette.
___________________________
In lingua originale:
SIENA
Paul Polanski
Giuseppe asked me
Where I wanted to have lunch:
In a popular place
Or in a more exclusive restaurant.
I hoped he meant by “popular”
A workmen’s tavern
Like in Old Madrid
And not a fast-food joint
Like McDonald’s.
I told him I always got
Better poem ideas
In old bars & bistros
Rather than from rich sauces.
He took me to a place called
The Skyscraper,
A hole in the wall
In the heart of the old quarter.
You had to duck your head
To get in the doorway
And keep it down inside
If you were taller
Than 1’80 meters.
There were only three tables
And twelve chairs.
The first course was an assortment
Of Tuscany cold cuts
With large doses of pepper, garlic
And chucks of soft white fat.
The only hot dish for Fridays
Was baked cod
Covered in roasted red peppers.
A carafe of purple wine
Arrived with the hard-crusted
Homemade bread.
I couldn’t help but hear
The loud conversations
From the other tables:
Horses, politics and football.
Rumors about somebody’s wife
Or mistress
Were involved in all three.
On the wall behind me
Was a signed copy
Of the captain’s jersey
Of the local football club.
On the other walls
Were black & white photos
Of the annual July and August
Horse races
Around the Piazza della Campo.
There were no posters
Of any political party.
After lunch Giuseppe suggested
Another place
For coffee.
As we left
I heard from a table by the door
Someone complaining
About the great shame
To Karl Marx’s memory
That many Communists
Were now going to church in Siena.
Glancing up at me
A workman in blue coveralls
Said
Only tourists leave tips
In Italian restaurants
And only Communists
In the church collection plate. Traduzione di Giuseppe Emiliano Bonura e Giulia De Dominicis. Paul Polanski, nato a Mason City, Iowa (USA) nel 1942. Ha lavorato come giornalista ed ha pubblicato romanzi e saggi, ma č meglio conosciuto come poeta (16 libri) e come attivista per i diritti umani. Nel 2004 č stato insignito all'unanimitā del Premio Per I Diritti Umani della cittā di Weimar dopo essere stato nominato da Günter Grass, Premio Nobel per la letteratura nel 1999. Basato sulla sua esperienza di campione amatoriale di pugilato degli Stati Uniti e poi sparring partner di alcuni combattenti professionisti, la collezione di poesie sul pugilato di Polanski fu pubblicata per la prima volta a Praga, nel 1999 in un'edizione bilingue, in ceco e inglese. Alcune di queste poesie sono apparse in italiano nella sua antologia l'Imbattuto pubblicata da Multimedia Edizioni nel 2009.
|