CANDELE Kostantin Kavafis
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese, dorate, calde e vivide. Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente: le più vicine danno fumo ancora, fredde, disfatte, e storte. Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora il loro antico lume. E guardo avanti le candele accese. Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido, come s'allunga presto la tenebrosa riga, come crescono presto le mie candele spente. Traduzione a cura di Filippo Maria Pontani. Konstantinos Petrou Kavafis, noto in Italia anche come Costantino Kavafis (Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1863 – Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1933), è stato un poeta e giornalista greco. Kavafis era uno scettico che fu accusato di attaccare i tradizionali valori della cristianità, del patriottismo, e dell'eterosessualità, anche se non sempre si trovò a suo agio nel ruolo di anticonformista. Pubblicò 154 poesie, ma molte altre sono rimaste incomplete o allo stato di bozza. Scrisse le sue poesie più importanti dopo i quarant'anni.
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