Da dove vieni, oh soldato

Che combatti nella guerra dell’esistenza!

la tua faccia mangia le distanze.

Come se venissi dal deserto o da chissà dove

Portando la fama di mille orfani

Che Mangiano con i loro occhi la porta

Aspettando il tuo ritorno con un sacchetto di pane

Quale melodia suonano i tuoi piedi quando cammini?

Mentre la tua mano è la mano di un Dio affamato

tesa verso i sazi

e dopo mille domande e risposte

Ti riposi sul marciapiede

Per bruciare i tuoi pensieri in una sigaretta

E il tuo giocattolo spara le bollicine

E le seguono i tuoi occhi

Come se fossero i tuoi sogni

Che appena nati li inghiotte il vento

Poi riprendi la tua guerra

Sotto i portici

Dove Bologna accoglie tutti i suoi ospiti

 Anche te…