CAMMINANDO NEL GIARDINO BOTANICO REALE Cynara scolymus Lucia Cupertino
In questo luogo che di Reale
mantiene nient'altro che il nome
su di una targa mezza rovinata,
in questa città che di reale
ha solo gente senza lavoro
tasse tasse e tagli
a orari e pensieri,
una città che si rifugia
forse nelle sue cañas e tapas
- quotidiane arme a doppio taglio
alleviaprolungando la paura-
così in questo luogo m'impregno
d'odori di piante e vite.
Soffro a vedere soffrire l'alloro
la ragazzina senza tetto
il funzionario nel proprio abito,
mi affliggo a vedere i seni
strappati ad una giovane donna
- foto che ha vinto un premio -
a vedere strappati i sogni
di ragazzi della mia stessa età,
a sapere che l'uccellino già no,
già non può nutrirsi
senza restare contaminato.
Sono felice come girasole
per le forze riunite
da chi ha scritto una tesi
dottorale sull'etnobotanica
della SierraNorte di Madrid,
da chi continua ad amarsi
da chi ancora resta
da chi sceglie la valigia
da chi inventa e crea
da chi si gode la notte
il vento gli astri la fiamma
della candela mozzata dal tempo.
Come bocca di leone
mi avvinghio al muretto
con resistenza ignota
e mi sorprendo di come
nel tempo del “nonostante”
si possa estrarre il meglio
dalla nostra linfa vitale,
segreto succo ad alimentarci,
ad alimentare pianti
radici ciottoli luci.
Bisogna incedere come carciofi:
pieni di orgoglio e amore
verso chi, per riempirsi
il ventre, ti taglia il gambo.
Gli si deve spiegare che
se ti lasciano un po' in pace
il fiore, ah che splendido fiore,
spunterà e profumerà il loro giardino! Lucia Cupertino è un'antropologa italiana, studiosa della cultura messicana.
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