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Sagarana QUESTA NOTTE SCENDO DA CAVALLO


César Vallejo


QUESTA NOTTE SCENDO DA CAVALLO



 

Questa notte scendo da cavallo
alla porta di casa, da dove
ero partito al canto del gallo.
È chiusa, nessuno risponde.
 
Il muricciolo da cui mamma fece luce
al mio fratello grande, perché sellasse
groppe che io, ragazzino selvatico,
avevo montato a pelo, tra sentieri e palizzate;
il muricciolo dove lasciai ingiallire al sole
la mia infanzia di dolore... E questo lutto
impresso alla facciata?
 
Dio nella pace dei campi,
starnutisce la bestia, come anche lei chiamasse;
annusa, battendo l'acciottolato. Poi indugia
nitrisce
drizza vive le orecchie.
 
Forse papà sta sveglio, brontolando, forse
penserà che ho fatto tardi.
Le sorelle canticchiando loro illusioni
semplici, smaniose,
al lavoro per la festa che si avvicina,
e ormai quasi più nulla manca.
Attendo, attendo, il cuore,
un uovo al suo momento, che s'ingorga.
 
Numerosa famiglia che lasciammo
or non è molto, oggi nessuno è sveglio, nessuno
pose nemmeno una candela sull'altare, per il mio ritorno.
Chiamo di nuovo, e niente.
Mi azzittisco e mi metto a singhiozzare, e l'animale
nitrisce, nitrisce sempre più forte.
 
Tutti stanno dormendo, per sempre
così profondamente, che infine
il mio cavallo è stanco a sua volta di scuotere la testa,
e sonnecchiando, ogni volta che china il capo,
dice che va bene, che tutto va molto bene.






Poesia tratta dalla raccolta Pietra nera, Via del Vento edizioni, Pistoia, 2011. Traduzione di Piera Mattei.




César Vallejo
César Abraham Vallejo (1892-1938) è stato il più grande poeta peruviano.




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