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Sagarana I NEGRI, QUESTA FAVOLA MULTICOLORE


Alda Merini


I NEGRI, QUESTA FAVOLA MULTICOLORE



 

I negri, questa favola multicolore,
questi figli disagiati e stanchi,
questi ciclamini del destino
espandono monete di fuoco
intorno alla vecchia regina
che sono io.
I negri che mi circondano il collo
con profonde carezze di mansuetudine
sono gli unici a offrirmi una sedia
sotto un tendone
e quando si spogliano nudi
dicono che il loro fallo rasenta la terra
e insemina la vecchia madre
che li ha così addolorati.
I negri che tra un pollice e l’altro
mangiano bianche locuste
e tengono fiori di cotone
tra le larghe bocche carnose
traversano con me la bianca terra
e sentono venire dal terrapieno degli occhi
la moltitudine esangue
che invoca acqua, acqua
per gli dei dormienti.
E noi grandi poeti
assunti alla liquida razza
di questo incosciente Naviglio
che nutre eroi da strapazzo
con ampie feluche di delitti,
noi che accampiamo quel desiderio vitale
di essere puri al di fuori di tutto
abbiamo fiducia che le pietre volino
di sotto ai vecchi pontili.






Poesia tratta da “Ada Merini, 57 Poesie”, Mondadori, Milano 1998,




Alda Merini
Alda Merini




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