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Sagarana PARLANDO AL DOLORE


Denise Levertov


PARLANDO AL DOLORE



 

Ah, dolore, non dovrei trattarti
come un cane randagio
che viene alla porta di servizio
per un tozzo di pane, per un osso spolpato.
Dovrei riporre in te la mia fiducia.
 
Blandendoti dovrei
farti entrare in casa e concederti
un angolino tutto tuo,
una stuoia consunta su cui sdraiarti
una scodella d’acqua tutta tua.
 
Credi che non lo sappia che vivi
sotto la mia veranda.
Brami che ti venga preparato il tuo vero posto
prima dell’arrivo dell’inverno. Hai bisogno
del tuo nome,
del tuo collare e della tua medaglietta. Hai bisogno
del diritto di mettere in fuga gli intrusi,
di considerare tua
 la mia casa
e me la tua persona
e te stesso
il cane che mi appartiene.
 
                                                     (Traduzione di Pina Piccolo)
___________________________
 
In lingua originale:
 
TALKING TO GRIEF
Denise Levertov
 
Ah, grief, I should not treat you
like a homeless dog
Who comes to the back door
for a crust, for a meatless bone.
I should trust you
 
I should coax you
into the house and give you
your own corner,
a worn mat to lie on,
your own water dish.
 
You think I don’t know you’ve been living
under my porch.
You long for your real place to be readied
before winter comes. You need
Your name,
your collar and tag. You need
the right to warn off intruders,
to consider
my house your own
and me your person
and yourself
my own dog.




Denise Levertov
Denise Levertov (1923-1997) è stata una scrittrice e poetessa britannica naturalizzata statunitense. primi due libri della Levertov erano scritti con forme poetiche e linguaggio tradizionali, ma dopo aver accettato gli Stati Uniti come sua nuova patria, rimase affascinata dalla lingua statunitense. Fu influenzata dai poeti del gruppo della Black Mountain e soprattutto da William Carlos Williams. Il suo primo libro di poesia in lingua americana, Here and Now, mostra chiaramente l'inizio di questa fase di passaggio e trasformazione .A darle la fama fu la poesia With Eyes at the Back of Our Heads. Dagli anni 60 per tre decenni la sua poesia diventa impegnata e partecipe dei fermenti politici e culturali, per poi spostarsi verso un misticismo cattolico negli ultimi anni di vita.




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