POESIA PER JANE AUSTEN Arundhathi Subramaniam
Il tuo mondo
in cui le relazioni sono algebra sociale
ora mi rassicura.
È la distanza tra di noi che fa pittoreschi
gli abiti di taffetà albicocca,
le ardenti moralità in corsetto,
le spietate certezze dei salottini perbene?
O sono le tue eroine –
le loro menti buie e fresche di cantina,
le conversazioni succinte come fazzoletti in pizzo,
persino l’acido collerico,
che non trascina mai i fili della screziata passione
fuori dagli interstizi delle loro vite,
la compostezza echeggiata nelle dolci simmetrie dei crochet,
il passo misurato delle camminate in brughiera,
l’equilibrio nel leggere presso la finestra aperta,
imperturbate dalla mestizia dei paesaggi crepuscolari?
Benedici noi, Jane,
me e il mio amante,
con schegge verde-lime di croccante ironia
e il segreto dono della tenerezza
senza gli inganni del caramello.
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In lingua originale:
POEM TO JANE AUSTEN
Arundhathi Subramaniam
Your world
where relations are a matter of social algebra comforts me now. Is it the distance between us that renders picturesque
the gowns of apricot taffeta, the hot corseted moralities, the ruthless certitudes of genteel parlours? Or is it your heroines - their minds dark and cellar-chilled, their conversations succinct as lace handkerchiefs, even their rages citric, never trailing threads of mottled passion out of the interstices of their lives, their composure echoed in the dulcet symmetries of crochet, the measured tread of moorland walks, the equipoise of reading books by open windows, unperturbed by the melancholy of dusk landscapes? Bless us, Jane, my lover and I, with lime-green shards of crisp ironic wit and the secret gift of tenderness without the deceptions of caramel. Traduzione di Loredana Foresta. Arundhathi Subramaniam è nata nel 1967 a Bombay da famiglia originaria del Tamil Nadu. Ex danzatrice, è giornalista freelance e critica di danza e di arte e spettacolo. Ha diretto a Bombay il progetto di interazione fra le arti denominato «Chauraha» presso il Centro Nazionale per le Arti Performative di Bombay. Come poeta, ha pubblicato in numerose riviste, tra cui The PEN All India Journal, Poeisis, The Brown Critique, Kavya Bharati e sulle pagine di poesia di The Independent. Come giornalista, ha pubblicato per le principali testate indiane e ora scrive di cultura per svariati portali web. Cura la sezione indiana del portale di poesia internazionale “Poetry International Web” http://www.poetryinternational.org/ ed è anche traduttrice di testi teatrali dall’Hindi. La sua prima raccolta On Cleaning Bookshelves è uscita nel 2001 presso Allied Publishers di Mumbai, seguita da Where I Live, sempre per Allied Publishers. Alcune sue liriche sono raccolte nell’antologia Reasons for Belonging curata da Ranjit Hoskoté per Penguin India (2002). Insieme a Jerry Pinto ha curato l’antologia tematica Confronting Love. Le sue raccolte sono uscite in Inghilterra nel 2009 in un’antologia per Bloodaxe (Where I Live, New and Selected Poems) http://www.bloodaxebooks.com/titlepage.asp?isbn=1852248246 . Tra le migliori poetesse indiane nate negli anni Sessanta, è una delle esponenti di spicco del Poetry Circle di Bombay, un gruppo di poeti cresciuti sotto l’egida di figure carismatiche quali Nissim Ezekiel e Adil Jussawalla.
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