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Sagarana DOPO LA BATTAGLIA


Georg Heym


DOPO LA BATTAGLIA



 

Nei campi fittamente stanno i corpi,
sul verde pendio, sui fiori, i loro giacigli.
Disperse le armi, le ruote di raggi prive
e ribaltati i ferrei affusti.
 
Da pozze fumigano fiati di sangue,
in nere e rosse coltri confondono il sentiero.
E schiuma il ventre dei cavalli morti
che all’alba le loro zampe stirano.
 
Nel gelo della brezza il lamento ancora agghiaccia
dei morenti, quando alle porte orientali
un bagliore smorto appare, un lume acerbo,
il lieve nastro dell’inattingibile aurora.






Poesia tratta da Ci invitarono i cortili e altre poesie, Via del Vento edizione, Pistoia, 2012. Traduzione di Claudia Ciardi.




Georg Heym
Georg Heym nasce a Hirschberg, Slesia, il 30 ottobre 1887, in una famiglia di possidenti e funzionari pubblici. Col padre, un procuratore militare autoritario e irascibile, il rapporto sarà sempre teso. A tredici anni si trasferisce con i genitori a Berlino. Dal 1904 inizia la stesura di un diario cui si affiancano i primi esercizi in versi, incolori e monocordi, classificati come “juvenilia” (1899-1909). Dopo una carriera scolastica deludente, nel 1907 si iscrive senza entusiasmo alla facoltà di legge, frequentando corsi pesso l’università di Wirzburg, Jena e Berlino. Contemporaneamente inizia la stesura di drammi ispirati ai protagonisti delle rivoluzioni del passato. Nel 1910, l’ingresso nel gruppo “Der Neue Club”, presieduto da Kurt Hiller, animatore delle serate poetiche al “Neopathetisches Cabaret”, lo battezza poeta espressionista. Suoi versi sono pubblicati nell’autunno del 1910 sulla rivista radicale “Der Demokrat” e nel 1911 appare la prima raccolta L’eterno giorno, recensita favorevolmente dal poeta Ernst Stadler. Accantonata la carriera giuridica, si dedica a un seminario di studi orientali all’università di Berlino. Muore il 16 gennaio 1912. Al funerale gli amici gli rendono omaggio danzando attorno al suo corpo e recitando Hölderlin. Escono postumi il volumi di novelle brevi Il ladro e le raccolte di poesie Umbra vitae e Tragedia dei cieli. Nel 1924, Kurt Wolff pubblica Umbra vitae con 47 xilografie du Ernst Ludwig Kirchner.




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