NEON Massimiliano Damaggio
Verrà il neon e avrà i tuoi occhi
i tuoi occhi così sepolti
a volte inquadrati negli schermi
E' la metropolitana che urla
o sono uomini bianchi, scomparsi
che chiamano te
seduto o in piedi
nello scompartimento impietoso?
Che posizione assumere per cessare d'esistere
e non sperimentare più le protesi artificiali?
Gli architetti, pulitissimi
sorridono lineari sotto i tubi luminosi
- e noi camminiamo contenti di vedere meglio Massimiliano Damaggio: nato a Desio (MI) il 19.10.1969. Da diversi anni vivo ad Atene. Lavoro come commerciale per aziende italiane. Ho cominciato a scrivere poesia alla fine degli anni ’80. Ho avuto, per qualche anno, una vita “artistica” anche a livelli interessanti. Poi me ne sono allontanato fino a distaccarmene del tutto. Per me fare poesia è anzitutto comunicazione. Come? L’uomo di oggi è prima di tutto un animale visivo e trovo che la parola sia molto adatta a comunicare in questo modo. In sostanza, rappresento visivamente quei molteplici deficit dell’uomo contemporaneo e della realtà che lo definisce, lo plasma, lo plastifica, lo frantuma e lo ricompone secondo i propri schemi ed i propri bisogni.
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